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Intervenuto a Tutti Convocati, trasmissione in onda su Radio 24, Andrea Ranocchia ha parlato della sua esperienza all'Hull City e di Inter:
"Ci alleniamo sempre al mattino come era all'Inter. La routine non è molto diversa dall'Italia. Lo spirito è diverso, sono molto contento di questa nuova esperienza e di aver preso questa decisione. Siamo lottando per la salvezza, la squadra è convinta e pronta per la partita decisiva contro il Watford. La posizione in classifica non è delle migliori ed è dura ma i ragazzi si stanno impegnando al massimo per l'obiettivo".
ESPERIENZA INGLESE -"Qui il rapporto con i media è easy, non ce ne sono molti e l'Hull City non è una squadra di prima fascia però anche per le big è lo stesso, è diverso dall'Italia. È un altro modo di vivere, non ci sono molti problemi di nessun caso. C'è poca cultura dell'alibi, ci si allena al massimo e tutti danno l'anima finendo la partita distrutti. Si vince o si perde, si riparte dal lunedì senza polemiche".
MAZZARRI E ALTRI ITALIANI - "Ho sentito Darmian qualche volta ma gli altri italiani no. Son contento di incontrarlo sabato, aldilà del periodo traballante dell'Inter è stato un bel rapporto con lui. Spero che vinciamo noi però".
SAN SIRO E FISCHI -"Nessun effetto speciale, sono talmente immerso a questa avventura che non penso ad altro. A San Siro ho vissuto momenti belli e difficili, sono contento di averli vissuti perché sono cresciuto tanto. Ho giocato per una grande squadra che è una cosa bellissima aldilà delle cose negative. Alle volte ho sbagliato io, altre volte ho pagato colpe di altri e mi è stata addossata la colpa. Ma ho sempre avuto le spalle larghe mettendoci la faccia".
FUTURO -"Chi lo sa? Io ho saputo un'ora prima che sarei venuto all'Hull City e ho deciso in 5 minuti. Ho due anni di contratto con l'Inter e arriverà il momento di parlare con la società. Adesso non ci penso assolutamente e voglio fare il massimo per l'Hull City".
RANOCCHIA-BONUCCI AL BARI E NAZIONALE -"Lui alla Juve sta facendo una carriera incredibile. Vedremo, sarà merito del campo".
ASPETTO MENTALE -"Ho iniziato questo percorso in ritiro e ho preso una svolta anche per il futuro. È servito tantissimo e lo studio ha fatto lo stesso, è stato veramente importante per me. Qui il calcio è molto fisico, il lavoro degli ultimi otto mesi è stato adatto".
JUVENTUS -"Non so nemmeno se riesco a vederla. Non voglio dire niente per non agitare le persone. Non siamo più padroni della nostra privacy".
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