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Ranocchia: “Dovevo lasciare l’Inter. Giugno? C’è solo il presente. Gli errori…”

Andrea Della Sala

Andrea Ranocchia nel mercato di gennaio è passato in prestito dall’Inter alla Sampdoria. Dopo un inizio non proprio dei migliori, il difensore ancora di proprietà interista, sta ora dimostrando il suo valore. Queste le sue dichiarazioni a...

Andrea Ranocchia nel mercato di gennaio è passato in prestito dall'Inter alla Sampdoria. Dopo un inizio non proprio dei migliori, il difensore ancora di proprietà interista, sta ora dimostrando il suo valore. Queste le sue dichiarazioni a Repubblica.it:

 Andrea Ranocchia, il suo inizio qui non è stato dei migliori...

"Mica è stato facile. Sono arrivato a Bogliasco giovedì 28 gennaio dopo una giornata caotica, tre giorni dopo ero titolare a Bologna. So di aver fatto errori ma venivo da un periodo in cui ero stato praticamente fermo. Le gambe non giravano, la concentrazione non ancora quella ottimale. Visto che il difensore ha quasi tutto da perdere, se sbaglia sono guai".

In più la Sampdoria era in piena trasformazione.

"Non dico che fossimo tutti spaesati, ma destabilizzati dal mercato sicuramente. Con un fresco cambio di allenatore ancora da assorbire".

Almeno per un attimo si è pentito della scelta?

"Per me era il momento di cambiare, volevo mettermi in gioco. Allenamento dopo allenamento mi sono sentito sempre meglio, anche se ci ho messo un po' di tempo a ritrovare la condizione. Adesso so che devo raggiungere livelli più alti, ma mi sento finalmente bene".

È arrivato con la fama di uno fragile psicologicamente, dopo i primi errori si è messo subito a giocare da sette in pagella.

"Io non ho problemi a essere critico con me stesso, mi arrabbio tantissimo anche in allenamento se le cose non vanno come devono. Ho affrontato di petto la situazione e lascio parlare il campo. Nessuna rivincita da prendere, solo dimostrare cosa sono in grado di fare".

Nella Sampdoria servivano leader, sa che l'hanno presa anche per questo?

"Questo è un gruppo super, l'altra volta siamo andati a pranzo in dodici, ma quando mai succede una cosa così in una squadra di calcio? ".

Ma quindi quanto vale per lei questa squadra?

"L'annata è stata turbolenta, qui però c'è tanta qualità, un bel mix tra giovani ed esperti. Adesso dobbiamo pensare soltanto a tirarci fuori definitivamente e il più in fretta possibile dalla lotta per la salvezza, ma come valori assoluti questa Samp potrebbe stare dietro le prime sei squadre".

E Montella?

"Uno moderno, di quelli che vogliono giocare il pallone fin dalla difesa. Ha scelto il modo di stare in campo giusto per gli uomini che gli hanno messo a disposizione".

Da quando è arrivato alla Samp ha contato quante occasioni ha avuto di buttarla dentro da un calcio piazzato?

"Lo so, è incredibile. Giuro che non mi sono mai capitate così tante occasioni a partita, i miei compagni sanno calciare eccome. Ogni volta mi mangio le mani ma il gol arriverà".

Fra i tifosi si dice che domani a Empoli potrebbe anche bastare un pareggio...

"Loro giocano molto bene, Giampaolo ha seguito le orme di Sarri. Noi però vogliamo ripetere la partita di Verona, ci serve continuità. Abbiamo vinto due partite di fila e quando vinci lavori meglio".

È arrivato a Genova con l'obiettivo dichiarato di riconquistare la Nazionale... dice che ci sta riuscendo?

"So solo che sto crescendo, qui a Genova ho ritrovato condizione fisica e serenità. Me la posso giocare".

Un ex genoano alla Sampdoria. Nessun imbarazzo?

"Ho preso casa non lontano da dove stavo nel 2010, oggi Quinto allora Sturla. Al Genoa avevo passato pochi mesi, e in questi cinque anni sono successe tante di quelle cose...".

All'Inter lottava per lo scudetto, ora lotta per la salvezza. Visto che si parla tanto dell'importanza delle motivazioni, qui dove le trova?

"Io amo lo sport, lo vivo con passione. Mi sono buttato a capofitto in questa avventura e mi sta dando tantissimo".

Però è in prestito secco. A giugno se ne torna all'Inter.

"Oggi c'è solo la Sampdoria, domani solo la partita da vincere contro l'Empoli. Abbiamo ancora qualcosa di importante da costruire".