Intervenuto per il canale YouTube di Marco Montemagno, il difensore dell'Inter Andrea Ranocchia ha parlato del suo trasferimento in nerazzurro nel 2011: "Ero di proprietà del Genoa, dopo la Fiorentina mi hanno comprato e ho giocato lì solo sei mesi. A gennaio 2011 il presidente del Genoa mi ha venduto all'Inter. Ero in ritiro a Roma, appena arrivato ero tranquillo, non avevo ricevuto alcuna avvisaglia: a pranzo arriva il direttore e mi dice che mi volevano al telefono. Mi sono spaventato, non si possono usare a tavola i telefoni, è una regola: il presidente mi ha detto che dovevo andare a Milano, all'Inter. Da un giorno all'altro mi sono trovato all'Inter. Bellissimo, era la squadra del Triplete: non c'era più Mourinho, ma c'erano questi campioni che ho visto alzare tutti i trofei l'anno prima. Mi sono detto ora la cosa è seria, un'esperienza incredibile. Con me sono stati bravissimi: mi hanno accolto benissimo, quell'anno abbiamo fatto bene. Allenarsi con dei campioni veri, dei fuoriclasse, ti fa crescere, ti fa capire il modo di ragionare: la cosa che ho notato maggiormente è l'agonismo. Le partitelle in allenamento erano guerra, chi perdeva "moriva", non accettavano il fallimento".
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Ranocchia: “Inter? Seppi della trattativa a pranzo in ritiro. Vi racconto il mio periodo difficile”
Le parole del difensore nerazzurro
IL PERIODO COMPLICATO - "Ho avuto un periodo molto complicato all'Inter in cui la squadra non andava bene ed ero capitano: tutto l'ambiente esterno era come andare al patibolo. Facevo qualunque cosa e ricevevo un'etichetta che ho piano piano ripulito. Non ero pronto in quel momento ad estraniarmi dal mondo dei social, dello stadio e della vita normale. Adesso quando superi certe prove sei allenato e sei pronto. In quel periodo mi credevo scemo, mi sembrava di non riuscire più a fare nemmeno un passaggio".
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