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La stagione di Andrea Ranocchia ha vissuto alti e bassi, di pari passo all’annata nerazzurra. Da titolare inamovibile a panchinaro di lusso, Andrea ha dovuto faticare per ritrovare il posto tra gli undici, ma alla fine ha convinto sia Mazzarri che Prandelli. Il difensore nerazzurro racconta le proprie sensazioni relative al campionato appena concluso in un’intervista esclusiva al giornale:
“dopo un buon inizio le mie prestazioni non sono state eccezionali, ci pensavo continuamente ma non volevo parlarne né ad Appiano né a casa, quando accadono queste cose non si ha voglia di parlare e poi va a finire che va tutto storto. Può essere che sia stato il mercato a tenermi giù, quando non avverti la fiducia della società tutto si complica. Ero sul mercato e non perché lo scrivevano i giornali, ma perché lo sapevo. Se avevo problemi con Mazzarri? Non ho giocato per due mesi, non si capiva quale fosse il problema, adesso va tutto bene anche con lui, la partita di Firenze ha ristabilito tutto. Chi tra noi due ha fatto la prima mossa? A volte una parola può fare miracoli, poi con Mazzarri adesso so come funziona, se sbagli finisci in panchina, il mister lo conquisti con la continuità, altrimenti non giochi. Giusto così”.
Ranocchia ne approfitta anche per parlare di Nazionale:
“mi lusinga che mi definiate il difensore più elegante della Serie A, ma questo non può bastare, basti vedere che ho faticato ad entrare nei trenta per il Brasile. Da quando sono qui abbiamo vinto solo una Coppa Italia con Leonardo, mentre se giochi in una squadra che vince sei più seguito, viene naturale. Nell’ultimo mese mi sono messo molto in rilievo e in trenta giorni ho convinto Prandelli, questo per me significa tanto. Adesso me la gioco con Paletta, lo conosco perché ci siamo incontrati tante volte sul campo, ma niente di più".
Non possono mancare le domande sul mercato, alle quali Ranocchia risponde così:
“spero che l’Inter mi chiami e mi chieda di rimanere. E’ naturale che ci siano richieste, mentre su Conte posso dire che c’è stima e amicizia reciproca. La mia permanenza all’Inter non è solo legata ad una questione di soldi, vorrei che mi dicessero stai qui che ricominciamo a riconquistare il mondo, difesa a quattro a tre per me non cambia niente. A campionato finito affronteremo l’argomento rinnovo.
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