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Ranocchia: “Ranieri? Non mi parlava mai! Juve? Riprendiamola! Salernitana-Bari…”

Eva A. Provenzano

La squalifica non la commenta. E’ stata la ciliegina sulla torta di un anno a tratti complicato. Andrea Ranocchia ha rilasciato ad Andrea Sorrentino, giornalista de La Repubblica un’intervista nella quale racconta il suo 2012.  LA...

La squalifica non la commenta. E' stata la ciliegina sulla torta di un anno a tratti complicato. Andrea Ranocchia ha rilasciato ad Andrea Sorrentino, giornalista de La Repubblica un'intervista nella quale racconta il suo 2012. 

LA VOCE DEL SILENZIO - "E' iniziato male, un po' mi ha influenzato la stagione negativa dell'Inter, un po' è stata colpa mia e non mi ha aiutato neanche il rapporto inesistente con Ranieri. E' stato qui sei mesi, ma avrà parlato con me al massimo due volte e io non mi sentivo preso in considerazione, ne ha risentito anche il mio modo di giocare. Poi quell'errore contro il Bologna. Non ho giocato per due mesi, sono tornato piano piano, riconquistando fiducia un po' alla volta. Poi è arrivato Stramaccioni e con lui si parla tanto e non solo di calcio, è un rapporto diretto, professionale, ma sereno". 

LA NAZIONALE - Quel brutto periodo è costato ad Andrea la maglia della Nazionale agli Europei: "Me ne sono andato negli Usa, non ho voluto vedere le partite dell'Italia, avrei sofferto e se fossi rimasto in Italia avrei incontrato i tifosi che mi avrebbero sicuramente fatto domande in merito e invece io ho preferito staccare completamente la spina. In America mi hanno riconosciuto al massimo in due", dice il difensore. 

IL CALCIOSCOMMESSE - "Il primo agosto ho saputo di questo mio coinvolgimento nella storia di Salernitana-Bari e mi è crollato il mondo addosso, mi sembrava assurdo perché non c'entro niente e sono stato coinvolto comunque. Ho vacillato, ma mi sono rialzato perché sono tranquillo: gioco in una grande squadra, ho una fidanzata da tre anni e la sera la passo in cucina. I miei avvocati dicono che devo stare sereno, ma mi dà fastidio che ogni tanto, e sembra che lo facciano apposta, spunta sui giornali dopo una buona prestazione con l'Inter o quando Prandelli mi convoca, il mio nome. Certe volte, vengo tirato in ballo solo perché gioco con una maglia importante e questo non è giusto", aggiunge il centrale di difesa di Stramaccioni.

L'INTER - La squadra nerazzurra è terza in classifica, ma Ranocchia crede in una rimonta possibile: "Nella difesa a tre sono a mio agio, siamo cresciuti nonostante il calo che si è verificato dopo la vittoria a Torino. Credo che possiamo ancora lottare per lo scudetto e non penso che la Juve sia per forza la migliore, noi ci crediamo alla rimonta". 

E' SEMPRE LUI - "L'esempio da seguire? Ovvio, Zanetti. Non solo per l'aspetto fisico: per quello è impressionante, ma io non l'ho mai visto, e dico mai, un giorno dispiaciuto o preoccupato. Sa trascinarti con la sua positività. Mi ricordo il suo discorso quando in una settimana, nel 2011, perdemmo contro il Milan tre a zero e poi con lo Schalke in Champions. Il giorno dopo ci parlò come fa un capitano e ricominciammo tutti insieme".