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Recoba: “MM? Spendeva per passione. Prendevo il giusto e gli chiesi persino…”

Stasera l’Inter giocherà ad Empoli e i tifosi nerazzurri non potranno fare a meno di compiere un balzo nel passato e ricordare quella perla confezionata da Alvaro Recoba. Una magia scoccata da quel sinistro che spesso regalava sogni alla...

Alessandro De Felice

Stasera l'Inter giocherà ad Empoli e i tifosi nerazzurri non potranno fare a meno di compiere un balzo nel passato e ricordare quella perla confezionata da Alvaro Recoba. Una magia scoccata da quel sinistro che spesso regalava sogni alla propria gente. Un tiro da centrocampo che chiarì a tutti di cosa potesse essere capace quel mancino. L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport ricorda l'episodio, intervistando proprio Alvaro Recoba. Queste le sue parole:"Cosa ricordo? Che Simoni non mi faceva mai giocare, andavo sempre in tribuna come extracomunitario, ma quella volta Ze Elias non poteva giocare e mi ritrovai per caso in panchina. Appena sono entrato ho visto il portiere fuori dai pali e volevo calciare da lontano, poi ho cambiato idea. Dopo due minuti ho visto che faceva due passi avanti, c'era vento a favore e ho tirato. Non so se sia stato il gol più bello in carriera, anche quello contro il Brescia non era male. Il più importante? Quello al Penarol, perché in Uruguay ci sono solo due squadre, Nacional e Penarol e la gente parla solo di quello.Poi Recoba si sposta sul calcio attuale e sull'Inter dei giorni nostri:"L'Inter di Thohir? Mi piace poco, ma in realtà mi piace poco il calcio di adesso. C'è la sensazione che se non giochi come il Barcellona non fai un bel calcio, poi io non guardo la Serie A, neanche in tv. Podolski e Shaqiri? Davvero, non saprei dire nulla, ma adesso è tornato Mancini e potrà mettere apposto un pò di cose, certo si deve investire. Moratti? L'ho sentito recentemente, mi ha chiamato quando ho segnato nuovamente da calcio d'angolo. Lui per passione ha perso tanti soldi, alla gente piaceva così, ma lui spendeva davvero tanto. Avevo un contratto esagerato? Ho sempre guadagnato quello che meritavo, quando mi ha fatto un contratto di 4-5 anni sono andato a chiedergli di abbassarlo. Si dice che ero il suo preferito, ma non ho mai fatto niente per diventarlo. I gol da calcio d'angolo? Ognuno ha nel proprio dna qualcosa di speciale, io ho il sinistro e i gol da calcio d'angolo. Tra i compagni più forti ricordo Ronaldo, Baggio, Batistuta, Davids, Peruzzi e Toldo. Quando smetto? Ci penso tra sei mesi, anzi ci pensa la mia famiglia. Se vogliono continuo a giocare, se non vogliono smetto e ci trasferiamo tutti a Miami.