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Getty Images
Sei squadre in sei punti alle spalle del Napoli capolista. In palio ci sono tre posti per la prossima Champions League, visto che il primo appartiene alla squadra di Luciano Spalletti. Una vera e propria bagarre dopo 33 giornate, a cinque dalla fine, con 15 punti in palio. Non è da escludere un arrivo a pari punti di alcune squadre: cosa succederebbe? A fare chiarezza è il sito del Corriere della Sera verso il prossimo turno, quando si sfideranno milanesi con romane (Milan-Lazio e Roma-Inter) e Atalanta e Juventus.
“Nel caso in cui tre o più squadre a fine campionato abbiano la stessa quantità di punti, entrerebbe in gioco la classifica avulsa. Una sorta di «classifica nella classifica». Una graduatoria virtuale, che poco ha a che vedere con quella reale. I criteri da considerare sarebbero gli stessi utilizzati nell’eventualità di due formazioni a pari merito. Il primo riguarda il numero di punti fatti negli scontri diretti, solo cioè nelle partite giocate fra di loro. Qualora anche qui vi fosse una totalità parità, allora si considererebbe la differenza reti nei match giocati fra le due o più squadre appaiate in classifica. Ma anche qui non sarebbe da escludere un «pareggio». In tal caso si continuerebbe a puntare sul concetto di differenza reti, ma lo si estenderebbe all’intero campionato.
Tre parametri però non sono sufficienti per coprire tutti gli scenari che si possono presentare. Mettiamo che la parità di punteggio resista a scontri diretti, differenza reti negli scontri diretti e differenza reti generale. A quel punto la classifica premierebbe chi ha segnato di più nel campionato. E se anche questo non bastasse? Quinto e ultimo parametro per stabilire chi arriva prima o chi arriva dopo è il... sorteggio. Sempre che le squadre coinvolte siano due. Se si dovesse trattare di stabilire il vincitore dello scudetto o quale terzultima vada in serie B allora si procederebbe con uno spareggio (90’ più rigori, senza passare dai supplementari).
Lazio 64
Juventus 63
Inter 60
Atalanta 58
Milan 58
Roma 58
Prendiamo in considerazione Atalanta, Milan e Roma a quota 58 punti, il più chiaro degli esempi di classifica avulsa. Il primo criterio da prendere in considerazione sarebbero dunque i punti collezionati da queste tre squadre negli scontri diretti. L’Atalanta precede rossoneri e giallorossi perché ha fatto meglio di loro (7 punti, frutto di un pareggio e una sconfitta col Milan, ma di due vittorie in altrettanti confronti con la Roma). Pioli subito dietro con sei punti (due pareggi con la Roma, un pari e una vittoria con l’Atalanta). Poi la Roma, solo a quota 2 (pari all’andata e al ritorno col Milan, poi due k.o con l’Atalanta)”, si legge.
(Fonte: Corriere della Sera)
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