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L'Inter a rischio retrocessione. Mettere sullo stesso rigo queste due parole è reale, ma assolutamente difficile. Eppure con il passare delle ore, dopo Inter-Juventus, sono aumentate le analisi che raccontano di una squadra in crisi - e stavolta per davvero - incapace di reagire ad un momento catastrofico. C'è solo un po' di cuore, non c'è altro. Non ci sono le gambe, non c'è l'età, non c'è la fortuna: in questo momento stare al passo delle altre grandi sembra un'impresa.
Ranieri ci prova a dare la scossa, ma fa quel che può con quello che ha a disposizione. Questa mattina La Repubblica scrive un articolo che parla di malinconia e romanticismo : "C'è qualcosa di malinconico, e di straordinariamente romantico, in questa grande Inter che va spegnendosi un giorno dopo l’altro, eppure si ribella all’ineluttabile", scrive Sorrentino.
Contro la Juve si sono visti i limiti di una squadra che si sforza per fare bene: "E’ stato malinconico, sabato, osservare gli sforzi immani di una squadra che era tutto fuoco e fiamme, nel cercare di tenere il passo della Juve, e infine non farcela per manifesta inferiorità nella ripresa, chiudendo la partita sulle ginocchia. E’ stato romantico, persino commovente pensando al passato che non torna, vedere nel dopopartita i giocatori che andavano a casa, sconfitti, chi zoppicante a una gamba, chi a un’altra, chi sconfortato, chi affranto, come fosse una sfilata di reduci di guerra. Campioni del mondo in carica, eppure così giù, così piegati, così indifesi", si legge nello stesso articolo.
Perché, questo è evidente, la squadra nerazzurra sembra esser messa male proprio sul piano fisico. Stavolta in mezzo ai guai muscolari è finito Maicon, proprio lui, il migliore nella partita contro i bianconeri.
"La fragilità atletica del gruppo è fuori discussione e si tenta di puntellarla con allenamenti calibrati col bilancino: pare che negli ultimi tempi con Gasperini ci sia stata qualche forzatura di troppo, ma vai a capire dove sta la verità in questo caos", continua il giornalista di Repubblica.
Sarebbe un errore non prendere in considerazione la realtà dei fatti: "Nessuno vuole pensare davvero alla lotta per la salvezza - conclude l'articolo di Repubblica - e forse è un errore: bisogna invece calarsi al più presto nella mentalità degli ultimi, dei reietti, altrimenti si rischia di peggiorare l’attuale disastro. Il calendario, dopo la sosta, sembra gentile, ma chissà se è un’illusione anche questa".
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