Inter e Milan hanno deciso di restare insieme per quanto riguarda il nuovo stadio: da decidere però quale progetto portare avanti
Nuova puntata della telenovela: dopo l’ultimo incontro del 23 giugno, quando Webuild ha consegnato quasi 300 pagine di studio di fattibilità sulla riqualificazione del Meazza, i club avevano fatto trapelare una certa apertura nei confronti dell’opzione restyling. Ora, due mesi e mezzo dopo, si cambiano le carte in tavola. Un’altra volta, l’ennesima. E spunta addirittura l’ipotesi di ritornare all’unico progetto che sembrava morto e sepolto, quello di costruire un San Siro bis accanto al vecchio.
L'ultimo aggiornamento sulla questione stadio arriva dal quotidiano "Repubblica". Venerdì 13 settembre è il giorno designato per l'ennesimo vertice decisivo in casa del sindaco Beppe Sala. E stavolta le squadre dovrebbero arrivare compatte sulla posizione da prendere.
No al piano Webuild
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"Le squadre hanno fatto i conti e la convinzione maturata nelle ultime settimane è che una riqualificazione significativa del Meazza, che comunque non darebbe gli stessi benefici di un’arena nuova fiammante, costerebbe troppo in relazione al risultato. Scartata l’idea di rimettere a nuovo la Scala del calcio, potrebbe rimanere sul tavolo quella di un mini-restyling che sia sufficiente ad arrivare con l’abito giusto sia alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi del 2026 sia eventualmente agli Europei del 2032.
"Nel frattempo si porterebbero avanti le altre ipotesi in campo: il Milan vuole andare avanti su San Donato e per questo avrebbe chiesto all’Inter di tornare insieme, puntando su quel cavallo. Del resto a vivere sotto lo stesso tetto si dimezzano le spese e in tempi di magra non è cosa da poco. Sganciarsi dall’idea di doversi fare lo stadio in solitaria fa comodo anche all’Inter, ma ai nerazzurri l’area di San Donato, per spazi e procedure, non piace. Perché dunque non tornare alla casella di partenza? Il progetto di un nuovo stadio da costruire a due passi dalla Scala del calcio, del resto, non è mai stato buttato", continua Repubblica.