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—Non c’è stato molto bisogno di presentazioni: Khéphern è noto da tempo agli 007 nerazzurri che lo hanno seguito quando era nelle giovanili del Monaco e poi, con più insistenza, quando si è trasferito gratuitamente al Nizza. Lì è cresciuto molto grazie agli insegnamenti di Patrick Vieira, che è anche il suo idolo, e ora è uno dei giovani più interessanti del panorama europeo. Mediano dotato di notevole stazza (191 centimetri) e forza fisica, è bravo tecnicamente, elegante e in possesso sia di un buon tiro sia di una discreta accelerazione. Di certo ha caratteristiche che nessuno degli altri centrocampisti nerazzurri ha. Per questo è stato seguito e lo sarà anche nei prossimi mesi, considerando che il suo contratto con il Nizza scadrà nel 2025.
C’è ancora molto tempo per arrivare a quella data e la concorrenza sul Khéphren (che si chiama così in onore del faraone egizio, figlio di Cheope, che aveva pelle nera) non manca perché tutte le grandi d’Europa hanno preso informazioni su questo 2001 nato a Reggio Emilia e che da bambino ha indossato la maglia del Barcellona, dove papà Lilian si era trasferito complici Calciopoli e la retrocessione in B della Juventus.
Osservato speciale
—L’ultima stagione è stata probabilmente la migliore della sua pur breve carriera, con 32 presenze in Ligue 1 (2 gol e 4 assist) e 10 incontri disputati in Conference League (3 assist): si è imposto come uno dei migliori mediani del torneo francese ed è pronto per il salto in un campionato ancora superiore. Quanto costa adesso il più piccolo dei figli di Lilian? Probabilmente una cinquantina di milioni, una cifra che ha scoraggiato l’Inter, ma che per il momento ha tenuto lontane pure le altre big. Anche perché dal marzo scorso Khéphren è stato convocato dalla nazionale e in futuro avrà pure la vetrina dei Bleus per mettersi in mostra. Con la Francia ha già giocato insieme al fratello e avrebbe potuto farlo anche all’Inter seguendo una tradizione che ha visto indossare la maglia nerazzurra negli ultimi anni i fratelli Esposito e i Carboni.
Magari Marotta, Ausilio e Baccin ci proveranno nuovamente la prossima estate sapendo di avere dalla propria parte un alleato importante come il fratello Marcus, ma la concorrenza si preannuncia temibile. Il Liverpool, per esempio, ha chiesto informazioni e pure il Psg lo segue con attenzione”, si legge.
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