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È di queste ore la notizia che Geoffrey Kondogbia non si sia presentato all'allenamento perché vuole lasciare l'Inter. Una presa di posizione forte che non lascia dubbi sulla sua volontà di lasciare Milano. C'è da dire che si tratta di un comportamento inaccettabile da parte di un giocatore lautamente pagato, sotto contratto e quindi con degli obblighi da rispettare nei confronti del suo club. Spalletti come l'Inter non l'ha presa affatto bene e prima della partenza per Lecce ha dichiarato: "C’è una squadra che mi vuole, beh, parliamone, non è che se vuoi andare via ti vogliamo tenere per forza, ma non si fa così". Ci sono modi e modi per far capire alla società la volontà di cambiare aria, perché diciamolo chiaro, in questi due anni il francese ha deluso e di molto le aspettative, ci sta che voglia andare via e riabilitare il proprio nome altrove. Il pressing del Valencia è forte e dopo Murillo tenterà il tutto per tutto per portare al Mestalla il centrocampista, ma deve fare i conto con la nuova Inter, quella che non si fa prendere per la gola dalle altre società, chiedere al Manchester United. A proposito di Kondogbia, vengono in mente le parole di Frank de Boer che al termine del match contro il Bologna, quando sostituì il giocatore dopo appena 28 minuti, in conferenza stampa aveva dichiarato: "Quando un giocatore non vuole capire...Stamattina abbiamo parlato, gli ho detto che deve giocare semplice, ma lui non vuole ascoltare. E se non vuoi ascoltare devi sentire. Quando sei di spalle, devi giocare semplice, molte volte ripete gli stessi errori e questo io non lo posso accettare, non vuole ascoltare e io devo anche mandare un messaggio alla squadra". Col senno del poi l'allenatore olandese ci aveva visto lungo.
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