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Non sarà una sfida pari almeno sotto il punto di vista economico. Se City, Real, Bayern e Chelsea hanno ricavi mostruosi, non possono di certo dire lo stesso anche Inter, Milan e Napoli.
"Quattro squadre - Manchester City, Real Madrid, Bayern e Chelsea - fanno parte della top ten dei ricavi. Le prime tre sono pure le favorite, almeno sulla carta. Poi, ecco le milanesi, che stazionano attorno alla quindicesima posizione. Fuori dalle prime venti, le grandi sorprese Benfica e Napoli. Occhio, qui parliamo di freddi bilanci. Se dobbiamo mettere in ordine le otto qualificate ai quarti misurando la loro forza economica, allora i ricavi (relativi alla stagione 2021-22) dicono questo: City 731 milioni di euro, Real 720, Bayern 654, Chelsea 568, Inter 310, Milan 258, Benfica 197, Napoli 152", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Il gioiellino dello sceicco Mansour, epicentro della rete calcistica mondiale City Football Group, è da due anni in testa al ranking dei ricavi. Sul fronte opposto, l’aura tradizionale di Real e Bayern, che hanno costruito le loro fortune partendo da un predomino domestico per poi cavalcare le trasformazioni di questa industria. I proventi commerciali di entrambi i club superano quota 300 milioni, alla stregua del City. Un po’ più giù c’è il Chelsea, che con la nuova proprietà americana guidata da Boehly ambisce al definitivo salto di qualità. Intenzioni chiarissime, a giudicare dallo shopping compulsivo sul mercato. In questa stagione i londinesi hanno investito di gran lunga più di tutti: 620 milioni la spesa, al netto delle cessioni".
"Inter e Milan hanno volumi d’affari ormai simili. L’élite del pallone fattura più del doppio, e questo la dice lunga sui ritardi strutturali della Serie A. C’è però un elemento che dovrebbe far riflettere. Guardando alle ricerche sul seguito dei club nel mondo, le milanesi stanno molto più avanti in classifica: nella Fan Insights di Nielsen, per esempio, il Milan staziona nella top ten e l’Inter è appena dietro. Questo vuol dire che esiste un potenziale da sfruttare, a patto di attivare le leve giuste: il segmento commerciale delle milanesi genera meno di un terzo delle grandi europee, lo stadio la metà. Quanto al modello di gestione, le strade divergono".
"Negli ultimi anni i rossoneri sono stati più disciplinati, a livello di bilancio, dei cugini nerazzurri. La spesa sportiva annua, data dalla somma di stipendi e ammortamenti, è una cartina di tornasole abbastanza eloquente: nel 2021-22 quella del Milan è stata di 233 milioni, quella dell’Inter di 349. Budget che impallidiscono di fronte alla potenza di fuoco delle big: Real 683, City 584, Chelsea 532 (dato del 2020-21), Bayern 412. Il Napoli è ancora più giù, con 201 milioni spesi per la rosa. Quest’anno, grazie alla cavalcata in Champions, gli azzurri supereranno il tetto dei 200 milioni. Numeri da metà classifica nello scacchiere continentale che esaltano ancor di più il progetto tecnico portato avanti all’ombra del Vesuvio", spiega Gazzetta.
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