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Rifondazione? Non senza la cessione di un big. Tre i nomi: e le plusvalenze…

Daniele Mari

Rifondazione. Dopo la sconfitta con lo Schalke questo è il termine più in voga sui giornali per quanto riguarda l’Inter. Ma è del tutto inutile pensare ad una rifondazione sul mercato vecchio stile, una rifondazione da “carta...

Rifondazione. Dopo la sconfitta con lo Schalke questo è il termine più in voga sui giornali per quanto riguarda l'Inter. Ma è del tutto inutile pensare ad una rifondazione sul mercato vecchio stile, una rifondazione da "carta bianca" alla Lippi, tanto per capirci.

I tempi sono cambiati, l'economia del calcio è cambiata, l'approccio sul mercato dell'Inter è cambiato e, soprattutto, sono cambiate le regole finanziarie.

E' impensabile cercare di arrivare a grandi nomi senza prima essersi assicurati un tesoretto importante: è successo con Ibrahimovic ed è successo, seppur a scoppio ritardato, con Balotelli che ha permesso all'Inter di operare sul mercato a gennaio.

E così sarà anche nel prossimo mercato estivo. L'Inter si muoverà, e tanto, sul mercato, ma è bene che i tifosi siano consapevoli che la cessione di un big è tutt'altro che esclusa. Sanchez, Ganso, Fabregas (più una suggestione che un'ipotesi concreta) sono nomi e colpi che richiedono un tesoretto importante.

In questo momento sono tre i big nerazzurri che hanno grande mercato: Julio Cesar, Maicon e Wesley Sneijder. Tutti e tre i campioni nerazzurri avevano, teoricamente, un loro erede alla Pinetina (o in procinto di arrivare alla Pinetina): Viviano, Santon e Coutinho ma, per motivi diversi, l'esterno italiano e il trequartista brasiliano non sembrano al momento pronti per un ruolo così gravoso. L'unico in grado di fornire le giuste garanzie sembra, al momento, Emiliano Viviano, che ha alle spalle una stagione da grandissimo protagonista al Bologna.

Julio Cesar ha mercato soprattutto in Inghilterra e una valutazione che si aggira sui 25 milioni di euro (difficile ipotizzare una cifra più alta per un portiere) ma alla base di una sua eventuale cessione ci deve essere una valutazione tecnica da parte della società: Viviano può difendere, da subito, la porta dell'Inter? Se la risposta fosse affermativa, non è un'eresia pensare ad una cessione del brasiliano. La plusvalenza sarebbe mostruosa, considerando l'esborso irrisorio per portarlo in Italia.

Capitolo Maicon: dei tre big è forse quello con "meno" mercato, nel senso che l'età è un fattore che inevitabilmente pesa. Josè Mourinho lo vorrebbe, però, al Real Madrid anche da subito, ma qui si presenta un problema di valutazione. Lo scorso anno il Real si è fermato a quota 22 milioni con l'offerta, difficile pensare che superi i 20 quest'anno. Anche qui, però, la plusvalenza è assicurata, considerati i 6 milioni pagati per averlo dal Monaco e già ampiamente ammortizzati.

Capitolo Sneijder: è sicuramente il nerazzurro più ambito. Ferguson lo porterebbe a braccia in Inghilterra e la sua valutazione supera i 40 milioni di euro. Considerati i 15 spesi due anni fa, anche qui la plusvalenza sarebbe pazzesca. Ma anche qui subentra una valutazione di tipo tecnico: Sneijder è un classe 1984, è un giocatore nel pieno della carriera sul quale si potrebbe costruire il progetto futuro dell'Inter. Vale la pena di privarsi di un giocatore così, anche a fronte di una super offerta?

Probabilmente se Coutinho avesse dimostrato di poter reggere il grande proscenio la valutazione sarebbe potuta essere diversa, ma al momento sembra un azzardo davvero importante.

Milito: lo scorso anno il Principe avrebbe potuto portare nelle casse nerazzurre una cifra cospicua, ma è difficile, se non impossibile, che il mercato dell'Inter possa fondarsi su un'eventuale cessione dell'argentino. Acciacchi fisici e anagrafe ostano questo tipo di ragionamento. E la plusvalenza, in questo caso, rischia di essere una chimera.

Dei tre big appetiti sul mercato, solo Sneijder permetterebbe di fare mercato praticamente solo con la sua cessione. Negli altri due casi Branca dovrebbe comunque essere bravo a realizzare introiti minori, ma anche in questa circostanza i nomi non mancano (Muntari, Mariga, Santon, Pandev).

Manca ancora tanto tempo all'inizio del mercato, ma è bene che le cose siano messe in chiaro da subito. L'Inter sarà grande protagonista del mercato in entrata, perché è ferma intenzione della società rimanere ai più alti livelli, in Italia e in Europa. Ma se per far questo bisognerà prendere delle decisioni dolorose, l'Inter non si tirerà indietro, in nome di un passato fatto di scelte fortunate in tal senso e di un futuro in cui il Fair Play Finanziario detterà le linee guida per tutte le big d'Europa.