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L’Inter rilancia, via alla fase 2: oggi summit, 2 mantra. Gervinho in pole, ma c’è un’idea low cost

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Le ultime in vista dell'incontro di oggi ad Appiano Gentile

Alessandro De Felice

È atteso oggi il summit nel Centro Sportivo Suning di Appiano Gentile tra tra Antonio Conte, l’amministratore delegato Beppe Marotta e il direttore sportivo Piero Ausilio, con la possibile partecipazione in collegamento dalla Cina del presidente Steven Zhang. "Trovare una sintesi delle idee già condivise in queste settimane, fissando i punti fermi delle strategie di mercato dell’Inter attorno a due caselle, una a centrocampo e una in attacco". È l'obiettivo dell'incontro, secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport. Per la Rosea "è più per l’immagine di primo mattone della fase-2 dell’annata".

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La prossima sessione di mercato avrà come obiettivo quello di mettere a disposizione di Conte, un organico meno numeroso ma più profondo. Un paradosso. "Nomi, profili, obiettivi per una sessione che nasce col mantra del costo zero, compensando idealmente l’arrivo di giocatori funzionali al percorso tecnico (funzionali: altro mantra) con la partenza di chi invece funzionale lo è stato meno". Se da una parte si continua a studiare lo scambio Eriksen-Paredes con il PSG - ma al momento il nome del danese non è al primo posto dell'agenda di Pochettino, pronto a subentrare a Tuchel - dall'altra c'è da sistemare l'attacco e scegliere la quarta punta.

Resta in piedi l'ipotesi Gervinho: "E l’ipotesi di uno scambio con Pinamonti è quello che fa funzionare anche l’idea Gervinho per l’altra casella, quella del quarto attaccante. Gradito a Conte, nel mirino già in estate, oggi lo renderebbe possibile uno scambio di prestiti con l’azzurrino. Ma il Parma è solo una delle possibilità per Pinamonti allo stesso modo in cui alla porta gialloblù c’è chi bussa anche per Inglese e Cornelius".

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"Il candidato storico è Olivier Giroud, arrivato al Chelsea per l’ultima metà di stagione di Conte ai Blues. La difficoltà: è sotto contratto fino a giugno, c’è da trattare con il Chelsea" sottolinea La Gazzetta dello Sport. L'occasione da cogliere al volo potrebbe essere rappresentata da Graziano Pellè: "Profilo diverso, ma in scadenza il 31 dicembre, dopodomani: costo zero. [...] ha chiuso dieci giorni fa con un trofeo i quattro anni e mezzo allo Shandong Luneng (63 gol in 128 partite), timbrando con la rete del 2-0 la finale di Coppa di Cina contro una squadra non qualsiasi, lo Jiangsu Suning. Sui suoi 194 centimetri non è in discussione il gradimento di Conte, che lo chiamò 29enne in azzurro per farne il centravanti verso Euro2016: miglior marcatore delle qualificazioni con 3 gol in 7 partite, altri 2 (il 2-0 al Belgio di Lukaku e agli ottavi con la Spagna) all’Europeo chiuso però senza lieto fine, col rigore sbagliato con la Germania. Su 20 presenze in Nazionale, 17 sono state con Conte, 15 da titolare. A suo sfavore l’età (35 anni) e le incertezze su chi arriva da un campionato poco competitivo. A suo favore, anche saperlo pronto all’uso: attivo fino a pochi giorni fa, non deve mettersi in forma. E dopo essersi saziato in Cina in queste stagioni da 15 milioni netti l’anno, può accontentarsi di un ingaggio non superiore a quello di Pinamonti".

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