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In attesa di capire se e quando si potrà tornare a giocare, la Serie A si spacca in due: da una parte chi vorrebbe riprendere le attività agonistiche quanto prima, dall'altra chi considera la stagione ormai conclusa. Il Corriere dello Sport descrive così i due schieramenti: "La Serie A divisa. Oggi come non mai. Da una parte chi vuole tornare a giocare per terminare con i verdetti del campo questa stagione. Dall'altra chi invece ritiene concluso il 2019-20 e (eufemismo) non si straccerebbe le vesti se il pallone riprendesse a rotolare solo nel 2020-21.
Ci sono un certo numero di società che al 2019-20 hanno da chiedere ancora moltissimo: è il caso della Lazio, in corsa per lo scudetto, della Roma e del Napoli, in lotta per la qualificazione alla Champions, dell'Atalanta, ai quarti di Champions, ma anche di altre formazioni tra le quali il Cagliari e il Verona.
Dall'altra parte invece ci sono i club che a questa stagione non si aspettano più niente perché la classifica è compromessa (e con una A a 22 eviterebbero la retrocessione; è il caso del Brescia e della Spal) o traballante (Torino, Sampdoria e Genoa). Di questa corrente fanno parte anche le milanesi, che, con Zhang e Gazidis, hanno comunque messo al primo posto la tutela della salute dei tesserati; la ripresa degli allenamenti e delle partite viene dopo".
PRO: Atalanta, Cagliari, Fiorentina, Lazio, Lecce, Napoli, Parma, Roma, Sassuolo, Verona
CONTRO: Bologna, Brescia, Genoa, Inter, Milan, Sampdoria, Spal, Torino
NEUTRALI: Juventus, Udinese
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