A prescindere da come andrà lo scudetto sarà stata comunque una stagione positiva. Due coppe vinte contro la Juve non sono cosa di poco conto, gli ottavi col Liverpool giocati alla grande, la lotta scudetto fino all’ultima giornata. Se ripensiamo all’estate che abbiamo passato credo che avremmo messo tutti la firma per vivere una stagione cosi.
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Rivoluzione Inter: questi 8 salutano. Sostituire e non aggiungere: quanto durerà?
L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: per restare competitivi non bisogna sempre cedere uno o due pezzi pregiati, semmai aggiungere
Con buona pace di tutti i detrattori, e di tutta quell’intellighenzia anti Inter che ci ha propinato per tutto l’anno lezioni di Var, di conti economici e rosicamenti vari con l’unico obiettivo di criticare l’Inter.
Certo se non si dovesse vincere lo scudetto resterà l’amaro in bocca per averlo buttato via ma il calcio è anche questo e gli errori si pagano a caro prezzo.
Anche Inzaghi, che per la prima volta è uscito dalla sua comfort zone della Lazio, ha imparato sulla sua pelle che le pressioni e le aspettative sono diverse e vanno di pari passo con un ingaggio comunque importante. E anche lui sarà chiamato a dare di più.
Già da lunedì Marotta e Ausilio avranno l’arduo compito di tenere la rosa competitiva. Cosa non di poco conto se pensiamo che non ci saranno disponibilità economiche messe a disposizione dalla proprietà.
Anche perché ci saranno tante cose da sistemare: Radu, Ranocchia, Kolarov, Vecino, Vidal, Sanchez, Caicedo lasceranno l’Inter e vediamo Gagliardini. Otto giocatori di cui 4 in scadenza, due con clausole d’uscita e uno che non rientra nei desiderata del tecnico.
Di fatto un centrocampo da rifare come alternative. Magari numericamente non ci saranno 8 giocatori in entrata, qualcuno in meno sicuramente ma la squadra va rimodellata e ringiovanita e questo è un dato di fatto. Senza dimenticare il solito refrain che saremo costretti a subire: vale a dire l’abbassamento del monte ingaggi e l’attivo di bilancio.
Ne vorremmo fare sinceramente a meno ma tant’è. Ma quanto dovremo andare avanti in questa direzione? Perché per restare competitivi non bisogna sempre cedere uno o due pezzi pregiati, semmai aggiungere. Altrimenti un anno ti può andare bene ma alla fine finisci sempre per perdere e sarebbe bastato poco per restare ancora una spanna sopra gli altri. E non ho toccato il discorso sui big in continua evoluzione..
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