Mancano due giornate al termine di una stagione che per l'Inter è stata un calvario. Ma ora la domanda nasce spontanea: da chi ripartire? Si ripartirà con quattro certezze e con molti nomi difficili da riproporre al popolo nerazzurro. Handanovic e Gagliardini, per esempio, ci saranno. Così come Medel (il cui rinnovo fino al 2020 è pronto), D’Ambrosio e Pinamonti (un altro con il prolungamento a un passo). Joao Mario sarebbe un altro da cui ripartire, se non altro perché non si può rientrare da un super investimento nel giro di un anno, ma il portoghese è sotto esame. Il resto è da valutare, compreso Icardi. La situazione di Mauro è decisamente complicata in quanto capitano, capocannoniere e interista vero. La fascia è il nodo più tortuoso. Dentro lo spogliatoio non tutti lo recepiscono come leader del gruppo. Ma sfilargliela e metterla intorno al braccio di un altro sarebbe come delegittimarlo. Venderlo è arduo, con una clausola da 110 milioni valida solo all’estero e solo fino al 20 luglio. Da lì in poi, gli interessati tratteranno con la proprietà nerazzurra. La rivoluzione pesante a cui è attesa l’Inter coinvolgerà tantissime teste. Il coordinatore dell’area tecnica di Suning Walter Sabatini e il d.s. dell’Inter Piero Ausilio avranno un piano di lavoro decisamente intenso. Le dichiarazioni rilasciate dopo il Sassuolo da Eder, Handanovic e Vecchi dimostrano che le alleanze dentro lo spogliatoio sono fragili e che la geografia interna andrà ridisegnata.
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Rivoluzione Inter: solo in 4 sicuri di restare. Anche Icardi è sul mercato?
Mancano due giornate al termine di una stagione che per l'Inter è stata un calvario
(Gazzetta dello Sport)
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