Roma, Barella scelse con forza l’Inter nel 2019: “E non può essersi pentito perché…”

E' tornato finalmente ai suoi livelli eccellenti e stasera all'Olimpico proverà a confermarsi contro chi qualche anno fa potevo prenderla: Roma-Inter può essere dunque la serata di Nicolò Barella. Scrive su di lui il Corriere dello Sport: "Quasi cinque anni fa Nicolò Barella si imbatteva nella svolta della propria carriera. Da Cagliari il salto verso il grande calcio a 22 anni, con una scelta da compiere che avrebbe poi inevitabilmente influenzato l’intero cammino. Roma o Inter, le sliding doors risalgono alla trattativa andata in scena nell'estate 2019 ed è per questo che la sfida di stasera all’Olimpico per lui ha un gusto un po’ speciale. Aveva l’accordo con l’Inter, ma il club nerazzurro non chiudeva la trattativa con i sardi.

Durante quello stallo ha provato a inserirsi la Roma, trovando l’accordo con il presidente Giulini e arrivando a un passo dal chiudere l’affare. La differenza l’ha fatta proprio la voglia di Barella di diventare interista, senza cambiare idea e mantenendo il punto fino al tanto atteso accordo tra le parti. In campionato ai giallorossi in 13 partite non ha mai fatto gol, ma nell’arco di quattro stagioni e mezza è diventato un punto fermo del club nerazzurro. Vanta già 217 presenze in tutte le competizioni e uno status da vice capitano, con la menzione speciale di poter essere uno dei giocatori più amati dai propri tifosi per lo spirito combattivo e la voglia di lasciare il segno.

Di certo il centrocampista sardo classe 1997 non può essersi pentito della scelta fatta in quell’estate, avendo messo in bacheca uno scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppe. Trofei che gli hanno permesso di accrescere la consapevolezza nei propri mezzi, arrivando a diventare un titolare fisso anche in Nazionale - prima con Mancini, poi con Spalletti - con tanto di Europeo vinto a Wembley da assoluto protagonista nell’estate 2021. Una volta chiuso il discorso per Lautaro, l’Inter vuole blindare proprio Barella alla luce del contratto in scadenza nel 2026. Il mediano sardo, neanche a dirlo, compone il trio magico di centrocampo assieme a Mkhitaryan e Calhanoglu e Inzaghi difficilmente rinuncia a uno dei tre quando c’è da stilare l’undici titolare".

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