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Roma-Inter, emesse due sentenze definitive. E una discussione non deve nemmeno cominciare
L'incredulità dell'intervallo per aver preso due gol non da Inter 2023/24 è stata letteralmente spazzata via da un secondo tempo di un livello incredibile. Ennesima prova di forza della squadra di Simone Inzaghi, che passa anche all'Olimpico contro una Roma in palla e rinata dalla cura De Rossi: è assolutamente concepibile sbagliare quasi un tempo intero (vista anche l'intensità dei giallorossi e le condizioni atmosferiche), se poi torni in campo con una cattiveria agonistica come quella della seconda frazione. Ma la partita di ieri sera ha dato due sentenze definitive sulla stagione che nessuno può discutere.
La prima è che l'Inter è senza possibilità di replica la squadra più forte d'Italia. Non che ci fosse bisogno di questa partita per ribadirlo, ma la foga agonistica mostrata all'Olimpico ha confermato per l'ennesima volta come i nerazzurri siano forti in tutto, tecnicamente e soprattutto mentalmente. Perché hai voglia riempire i social di fotogrammi e di polemiche sterili (di cui parleremo anche più avanti) pur di non riconoscere i meriti di una squadra che ha 43 di differenza reti in campionato e 19 vittorie su 23 partite giocate. Quei due gol presi su errori grossolani in difesa potevano abbattere chiunque: invece l'Inter è rientrata negli spogliatoi, si è guardata in faccia, anche spinta da Simone Inzaghi relegato in tribuna, sapendo di essere più forte e ha deciso solamente di dimostrarlo.
La seconda è che questa partita conferma quanto sia stata una benedizione quel dietrofront di Romelu Lukaku in quella famosa sera di luglio. Il belga anche ieri è stato uno dei peggiori in campo, venendo anche ipnotizzato in un uno contro uno con Sommer in cui tutti avevamo dato per scontato segnasse. E il suo mancato ritorno ha permesso, soprattutto, di far sbocciare Marcus Thuram come titolare indiscusso dell'Inter: perché in una serata in cui Lautaro Martinez non è riuscito ad incidere come al suo solito, ci ha pensato il francese. E va ringraziato sentitamente Big Rom: perché ora ci stiamo godendo un vero e proprio gioiello che è decisivo in tutto e per tutto. E per giunta per la seconda volta proprio contro la Roma del grande ex.
Concludiamo, come detto prima, con una polemica sterile da social da stroncare sul nascere (qualora ce ne fosse bisogno). Non c'è alcun dubbio che Guida, chiamato dal VAR all'OFR dopo la rete di Acerbi, abbia preso la decisione corretta: Thuram non impatta infatti minimamente su Rui Patricio, che anzi sta andando dalla direzione opposta preso completamente in contrattempo dal colpo di testa del centrale nerazzurro. E si può mistificare la realtà postando sui vari X ecc quel fotogramma che trae completamente in inganno, nonostante il francese non impatti minimamente sul portiere, come si evince poi dal video dell’azione integrale. Perché sappiamo benissimo che un fotogramma può dire tutt'altro rispetto a quanto successo: ad esempio come Sommer-Nzola. E complimenti anche a Daniele De Rossi, che avrebbe potuto cavalcare l’onda e aizzare ancor di più le polemiche: il tecnico invece ha dichiarato come anche per lui fosse gol assolutamente regolare: un gran signore che farà strada anche come allenatore per quello che si è visto sin qui.
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