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ESCLUSIVA Rombolà: “Inter fuori dalla Serie A? Escluso. Ecco cosa può fare la Uefa”

Marco Macca

Per capire di più sui rischi che corrono i club della Superlega, FCInter1908.it ha intervistato Carlo Rombolà, esperto in Diritto dello Sport

C'è chi l'ha chiamata follia, chi addirittura 'morte del calcio'. Ma c'è anche in questo nuovo progetto vede il futuro. La Superlega fa discutere tutti, ma proprio tutti. La guerra del pallone è iniziata, e l'impressione è che sia solo all'inizio. I dodici club dissidenti (Inter compresa) hanno ormai deciso di camminare con le proprie gambe, sfidando l'autorità della UEFA, il massimo organo calcistico europeo. E proprio da Nyon è arrivato ieri un comunicato durissimo, in cui si minacciano chiaramente i 'ribelli' di esclusione dai campionati nazionali, oltre che, ovviamente, dalle coppe europee targate UEFA. Insomma, uno scontro totale in cui ognuna delle parti sembra essere pronta ad andare fino in fondo. Per capirne di più, soprattutto dal punto di vista normativo, FCInter1908.it ha intervistato in esclusiva Carlo Rombolà, esperto di esperto in Diritto dello Sport e Docente Luiss.

Avvocato, la nascita del progetto Superlega ha fatto piombare il calcio nel terremoto. Si è parlato, addirittura, di una possibile esclusione del club aderenti dai campionati nazionali. La UEFA ha davvero il potere di escludere dalla Serie A Juventus, Inter e Milan?

La Uefa non ha un potere simile, escluderei decisamente uno scenario del genere. Mi sfugge la base giuridica per portare addirittura ad un’esclusione dei suddetti club dalle competizioni europee, mi aspetto, semmai, una sanzione. Ma, come si può agevolmente immaginare, è la prima volta che ci troviamo di fronte a una fattispecie del genere, è difficile pure fare previsioni.

La Lega, invece, avrebbe questo potere?

Anche qui la risposta è negativa, anche perché in questo caso siamo su due piani diversi: i club italiani coinvolti si sono rapportati all’Uefa, non alla Lega.

Discorso simile per i calciatori. FIFA e UEFA possono impedire ai calciatori di rappresentare le proprie nazionali?

Su questo andrei su un secco no. Nessuno può impedire a nessuno di rispondere alla convocazione della propria nazionale.

La UEFA potrebbe intentare una causa da 50-60 miliardi di euro contro i club presenti nella Superlega. Quali sono i gradi di giudizio e i tempi di questo eventuale contenzioso?

Si tratta di tempi biblici, se paragonati alle esigenze di rapidità che lo Sport impone. Credo poco in una causa, vedo più probabile una trattativa ad oltranza: mentre noi stiamo commentanto i fatti di oggi, le parti potrebbero già essere sedute a un tavolino per parlarsi.

I club aderenti alla Superlega avrebbero intenzione di dare il via alla nuova competizione già da agosto 2021. Quanto è realistico questo scenario, soprattutto in caso di strascichi legali?

E’ una sfida di quelle importanti, c’è poco da dire: organizzare nei dettagli una competizione del genere è un’impresa davvero complicata ma, con la collaborazione di tutte le parti in causa, realizzabile.

C'è il rischio che la UEFA sospenda le competizioni europee ancora in atto?

A leggere dai comunicati pubblicati, si direbbe di no. Di certo, andranno rivisti format e criteri di partecipazione.

Tecnicamente, UEFA e FIFA possono impedire a un determinato numero di società di dare vita a una nuova competizione indipendente?

Non si può coartare la volontà altrui, possono stabilirsi, semmai, efficaci deterrenti, come un sistema di sanzioni.

I club potrebbero subire anche delle sanzioni in denaro?

Completando la risposta alla domanda precedente, potrei rispondere di sì, ma siamo davvero agli albori di una contesa che potrebbe trascinarsi a lungo prima di trovare una soluzione condivisa.