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RONALDO: “CON MORATTI 2 ARGOMENTI CALDI. NON HO TRADITO, DISSI A BRANCA CHE…”

Lunga intervista della Gazzetta dello Sport, in edicola oggi, a Ronaldo. Tanti i temi toccati, tra cui, il suo addio all’Inter e il passaggio al Milan nel 2007: “Se mi aspettavo quei cori l’altra sera?Non mi aspettavo niente, non...

Riccardo Fusato

Lunga intervista della Gazzetta dello Sport, in edicola oggi, a Ronaldo. Tanti i temi toccati, tra cui, il suo addio all'Inter e il passaggio al Milan nel 2007: "Se mi aspettavo quei cori l'altra sera?Non mi aspettavo niente, non mi ero chiesto “cosa succederà?”, e soprattutto non ero venuto a San Siro per vedere cosa sarebbe successo, ma solo perché mi andava di rientrare in quello stadio. Pentito? Io nel 2007 volevo tornare all’Inter e a Branca lo dissi chiaramente. Lui disse che doveva parlare con Moratti, mi tennero in ballo più di una settimana perché il mio ritorno dipendeva dalla partenza di Adriano. E alla fine scelsero Adriano. "

IL MILAN - "A Madrid non potevo più stare, Milano l’ho sempre avuta, e continuo ad averla, nel cuore: mi piace troppo, mi piace tutto. E soprattutto: il Milan mi cercò con tutte le forze e il no dell’Inter mi ferì. Come quello di cinque anni prima, quando poi andai a Madrid. Perché io a certe condizioni sarei rimasto anche allora, si sa."

MORATTI - "In quel pranzo ci sono stati due argomenti scottanti: Cuper e il gol che segnai con la maglia del Milan nel derby. Chi ha sbagliato? Ognuno in questi casi è convinto di avere ragione, e in fondo capisco anche le ragioni di Moratti: per questo alla fine bisogna perdonarsi. Io ci credevo forte, pensavo che avrebbe scelto me e non Cuper, e invece fu più forte Cuper. Ma credevo forte anche di poter tornare all’Inter dal Real, lo volevo molto.Come ho trovato Moratti?Al di là delle sue quote, mi sembra che oggi si senta finalmente più tifoso che proprietario. E dico finalmente per lui, nel senso che è così che gli piace vivere l’Inter"

CUORE CALCISTICO - "Nella mia carriera ho avuto tre squadre più importanti di tutte le altre: il Corinthians, l’Inter e il Real Madrid. Questione di rapporti incredibili, più che di risultati sportivi"

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