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Arrigo Sacchi, dalle colonne del Corriere della Sera, promuove Frank De Boer, nuovo allenatore dell'Inter, ma con riserva: "Lo conosco bene e mi piace molto. È un cultore del gioco e con l’Ajax ha vinto senza grandi budget. Ma riuscirà a sfondare con giocatori non scelti da lui? L’Inter, in questo momento, mi pare un grande punto interrogativo".
PRONOSTICO - «Con una premessa: non ho mai scommesso e neppure giocato al totocalcio. Però è difficile immaginare un epilogo diverso. La Juventus ha rinforzato la squadra e saccheggiato la concorrenza. Higuain e Pjanic non sono giocatori normali».
Ma ha ceduto Pogba... «Un singolo non cambia la prospettiva. La società è avanti dieci anni rispetto alle concorrenti e Allegri è molto bravo sia tatticamente sia a gestire il gruppo».
Insomma, si corre per il secondo posto… «Solo la regina può perdere il suo trono. Però le altre devono farsi trovare pronte». Come? «Attraverso il gioco. Prima la Juve doveva fare i conti con le milanesi, che adesso sono indietro. Napoli e Roma, lo dice la storia, hanno vinto poco. Però contano su due allenatori molto preparati».
NAPOLI - «La squadra, facendo la somma dei valori tecnici, non ha speranze. Ma per fortuna il calcio non è aritmetica e Sarri è davvero molto bravo: alle capacità tattiche di chi studia e lavora sul campo, abbina la genialità. Tu guardi una partita del Napoli e capisci subito chi è l’allenatore. Questo vale anche per Spalletti. Squadre con uno stile ben identificabile come lo sono quelle di Guardiola. Tutti dobbiamo ringraziare Pep: senza di lui il calcio sarebbe più retrò»
MILAN - «È ancora più indietro. Non è chiara la proprietà cinese e la squadra deve prendere una sua fisionomia».
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