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Inter, saldo da record: +124,5 milioni. Super lavoro di Marotta e Ausilio, conti a posto

Andrea Della Sala

La dirigenza nerazzurra ha dovuto seguire le indicazioni della proprietà dell'Inter ma ha allestito comunque una squadra competitiva

Il compito dell'Inter in questo mercato non era semplice: Suning doveva recuperare liquidità attraverso delle cessioni importanti, ma la dirigenza nerazzurra è riuscita ad accontentare la proprietà e a far rimanere competitiva la squadra.

"L'Inter ha fatto il pieno di milioni, per la gioia della proprietà che aveva indicato la necessità di chiudere con un saldo di 80 milioni l'ultimo mercato. Poi è arrivato l'uragano Lukaku, in tutti i sensi: il club nerazzurro ha chiuso il mercato con un +124,5 milioni di euro. Non un numero banale: è il saldo più alto mai centrato in una sessione singola da un club italiano. E pensare che a complicare i piani c'è stata la spesa di 16 milioni di Vanheusden. È giusto conteggiarla, perché l'Inter ha provato fino all'ultimo ad evitarla. Il budget a disposizione per le entrate, nonostante i 183 milioni da Hakimi e Lukaku, era limitato. Ecco perché si è puntato decisi su Dzeko, il cui cartellino non è stato pagato", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Ecco perché l'Inter trattava contemporaneamente Thuram e Correa (non Belotti...) temendo che Lotito non sarebbe sceso a quota 30 per l'argentino. L'unica altra vera spesa è stata quella di Dumfries, i cui bonus però sono tutt' altro che semplici, legati a scudetto e risultati in Champions. Se sul fronte mercato l'obiettivo è stato ampiamente centrato, sugli ingaggi la riduzione del costo del lavoro - tenendo in considerazione solo il corpo squadra e lo staff tecnico - non è stata troppo accentuata. Dovuta, essenzialmente, al risparmio tra lo stipendio di Antonio Conte e quello di Simone Inzaghi (circa 16 milioni di euro lordi di differenza) e al fatto che la Fifa paga per intero i 7,5 milioni netti di ingaggio di Eriksen, come da assicurazione post infortunio".

"Il numero attuale, 148 milioni, tiene conto del rinnovo - non ancora firmato, ma ormai definito - di Lautaro. Ma è una cifra destinata a salire: a breve l'Inter dovrà parlare di rinnovo sia con Brozovic sia con Barella. E soprattutto il secondo è destinato ad aumentare (raddoppiare?) l'attuale stipendio da 2,5 milioni. Ecco perché, magari a gennaio, qualcosa l'Inter dovrà ancora fare, per abbassare i costi", chiude il quotidiano.