Dopo giorni di tira e molla, l'Inter ha chiuso definitivamente la porta al trasferimento del centrocampista a Milano
Si è chiusa ieri la telenovela Samardzic. Dopo giorni di tira e molla, l'Inter ha chiuso definitivamente la porta al trasferimento del centrocampista a Milano. Il club nerazzurro si è indispettito quando il padre del ragazzo ha cambiato le carte in tavola nonostante il ragazzo avesse già svolto le visite mediche.
"In quel momento i dirigenti avevano già intuito che il padre del ragazzo avesse un carattere piuttosto ispido, ma hanno comunque dato l’ok ai test d’accordo con l’Udinese. Nessuno dei due club, infatti, immaginava quanto sarebbe successo dopo. Samardzic non sarà, infatti, nerazzurro per decisione dell’Inter, inflessibile e puntigliosa. Eppure anche ieri mattina gli uomini di Lazar hanno provato a bussare in casa nerazzurra convinti di strappare una nuova intesa, ma per il club di Zhang non cedere era una questione di principio molto più che di denari", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"L’ennesimo cambio di procuratore, il terzo dall’apertura della trattativa, non aveva portato infatti a un nuovo approccio compatibile con le “abitudini” e il modo di lavorare nerazzurro. Il contratto sarebbe stato lì al caldo di una scrivania, pronto solo per essere firmato, ma si è cercato fino alla fine di cambiare condizioni considerate immutabili dall’Inter e già decise con la prima attrice di questa partita, Rafaela Pimenta".
"Tra commissioni sparse in più e una nuova retribuzione per giocatore, ballavano alcune centinaia di migliaia di euro: niente di insuperabile a dirla tutta, ma l’ulteriore richiesta di avere una percentuale sulla futura rivendita è stata la goccia finale. In una mediana senza Lazar, il posto del sesto centrocampista sarà molto probabilmente occupato da Stefano Sensi".