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L’Inter a Marassi per i tre punti. Non sembra esserci altro risultato utile per i nerazzurri, una vittoria è necessaria per continuare a sperare in quella parola che porta con se sogni e brividi: rimonta. Giampaolo Pazzini si ritrova per la prima volta di fronte al suo passato, quella maglia blucerchiata indossata 48 volte e onorata con 47 gol: i suoi ex tifosi lo accolgono applaudendolo e indossando quella t-shirt riposta nel cassetto dei ricordi con la scritta ‘Son Pazzo di te’.
LE SCELTE - Leonardo manda in campo dal primo minuto Ranocchia al centro della difesa insieme a Lucio. A destra, s’incastra il giapponese Nagatomo, Chivu a sinistra, Zanetti scende a centrocampo. La Sampdoria è un’avversaria tutt’altro che arrendevole, negli ultimi anni ha sempre dato filo da torcere alla formazione milanese. Mimmo Di Carlo ci riprova con il 3-5-1-1 che prevede Maccarone come unica punta.
E CHE RAZZO – Nagatomo somiglia più a Speedy Gonzales che a Maicon, ma spinge fin da subito, volenteroso, sulla fascia destra, Ziegler lo bracca, ma non gli mette paura. Il tiro di testa di Gastaldello non preoccupa troppo Cesar. L’Inter prova a spingere, la Samp si difende bene. Al 12’ Sneijder pennella in area, Kharja, di testa, manda fuori. Sneijder batte una punizione qualche minuto dopo, calcia bene, supera la barriera, ma Curci c’arriva. Un minuto dopo Maccarone si gira in area e spara su Cesar, l’Inter riparte Eto’o si avvicina al portiere avversario, ma il suo tiro è lento e prevedibile. E intanto il tempo vola.
ANSIOLINTER - I blucerchiati tengono in apprensione la retroguardia interista con tiri da fuori area, si chiudono bene e diventa difficile trovare spazi utili. Al 28’ un batti e ribatti davanti a Julio Cesar mette paura ai tifosi interisti, Kharja spazza via. La partita diventa un botta e risposta. Lucio scende serve Pazzini che crossa al centro nessuno c’arriva. La Samp in contropiede ci mette energia e convinzione, Ranocchia ci mette una pezza. Intanto un altro batti e ribatti in area fa paura ai nerazzurri. La manovra interista c’è, ma è troppo elaborata. Pazzini sembra troppo isolato.
GRINTA SAMP - Mancano due minuti alla fine del primo tempo, Poli si incunea sulla destra e tira, batte Julio Cesar, ma non il palo che gli nega il gol. In un contrasto, poco dopo, Javier Zanetti vola fuori dal campo, Di Carlo urla ai suoi di continuare a giocare. Sui piedi di Eto’o passa la palla dell’uno a zero, ma il suo tiro è centrale. E’ l’ultima occasione del primo tempo.
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