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Pensando alla rivoluzione che Suning intende attuare all’Inter, in primis su San Siro, destano grande curiosità le idee che il gruppo cinese - capitanato da Zhang Jindong - ha in mente a livello pratico. La Gazzetta dello Sport spiega gran parte delle novità che presenterebbe il nuovo Meazza: "Suning sta pensando di ridurre la capienza dello stadio dai circa 80 mila posti a 60-65 mila destinando il terzo anello ad attività collaterali. Intorno allo stadio, nasceranno centri commerciali, negozi, ristoranti, cinema e alberghi. Sì, alberghi, perché allo studio c’è la realizzazione di un ponte tra Cina e Italia (ma anche Oriente in generale, vista la presenza di Thohir) che consenta di creare pacchetti turistici comprendenti la partita e la visita di Milano. Infatti, lo stadio e il suo museo sono, secondo i dati, la terza attrazione del capoluogo milanese dopo il Duomo e il Cenacolo. Il museo - per ora si parla sempre di museo condiviso tra i due club - dovrebbe passare dagli attuali 350 metri quadrati a oltre mille e verrà spostato (oggi è situato nel piazzale all’interno dello stadio) in quella zona dove ci sono uffici non più utilizzati. Suning vuole poi garantire il Wi-Fi gratuito a tutti gli spettatori durante la partita e creare anche una specie di asilo dove sistemare i bimbi per quelle famiglie che vogliono godersi la partita. Suning ha chiaro come rendere il Meazza lo stadio dei sogni. Le capacità economiche dei cinesi dovrebbero consentire di evitare di chiedere finanziamenti per i lavori e quindi non sarebbe un problema muoversi indipendentemente. Il nome dello stadio se dovesse diventare tutto interista? «Suning Arena»? A Zhang va benissimo sia San Siro sia «Giuseppe Meazza». Nei lavori di ammodernamento saranno importanti anche le conoscenze raccolte per progettare il nuovo stadio dei Dc United di Washington (club di Thohir) che sarà pronto nel 2018".
(Gazzetta dello Sport)
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