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San Siro, il piano WeBuild da 400 mln: “Inter e Milan stuzzicate, lo studieranno”

Alessandro De Felice Redattore 
L'esito dell'incontro a Palazzo Marino con il sindaco Sala, il presidente del Milan Scaroni, l’ad Furlani, e l’ad dell’Inter Antonello

Ieri pomeriggio è andato in scena l’incontro per il nuovo Meazza a Palazzo Marino che ha visto protagonisti il sindaco Sala, il presidente del Milan Paolo Scaroni e l’ad Claudio Furlani, l’ad dell’Inter Alessandro Antonello e il direttore generale di We-Build Massimo Ferrari, a cui il Comune ha affidato l’ultimo tentativo di far restare le due squadre a San Siro.

“Un progetto straordinario” che prevede “una profonda ristrutturazione dello stadio di San Siro”, con “un programma di lavori della durata complessiva di tre anni” e “con una riduzione della capacità dello stadio, nel corso dei lavori, assolutamente accettabile”.

Sala ha annunciato con entusiasmo su Instagram l’esito dell’incontro di ieri.

“Uno studio che, da indiscrezioni circolate in questi giorni, nella sua forma definitiva dovrebbe avere la firma dello studio Cmr di Massimo Roj - riferisce La Repubblica -, lo stesso che insieme al consorzio Manica Sportium aveva disegnato gli Anelli, progetto per il nuovo stadio di Inter e Milan poi scartato dai club a favore della Cattedrale di Populous”.

Secondo le indiscrezioni, il progetto di ristrutturazione di San Siro prevede:

“Il rifacimento completo di tutto il primo anello, sia per quanto riguarda le tribune che gli spazi coperti all’interno. Non solo. Il nuovo Meazza, se i club daranno il loro ok a procedere sulla strada della riqualificazione, avrà un nuovo grande spazio costruito a parte ma comunicante con l’impianto che servirà ad ospitare diversi servizi, tra cui un ristorante e il museo di cui si è spesso parlato. L’idea, poi, è quella di lavorare anche sull’esterno, in particolare sull’accesso allo stadio e sul parcheggio, per aumentarne la capienza. Sul secondo anello, invece, che è di fatto vincolato, si faranno alcuni lavori di manutenzione. Così come sarà rimesso a posto il terzo”.


Il piano di fattibilità spiega anche i tempi di riqualificazione del Meazza, che dovrebbe avvenire entro le Olimpiadi invernali del 2026 e della probabile finale di Champions League del 2027.

La Repubblica rivela che il progetto stuzzica l’interesse di Inter e Milan:

“Un documento non troppo corposo ma abbastanza dettagliato — spifferano alcune fonti vicine alle squadre — da suscitare un certo interesse. L’incontro di ieri, durato circa un’ora, potrebbe dunque aver riaperto davvero la partita sulla riqualificazione del Meazza, anche se entrambe le squadre continuano ad andare avanti nei loro progetti individuali: il Milan a San Donato e l’Inter a Rozzano”.

E ora?

“L’ipotesi iniziale calcolava un costo della riqualificazione vicino ai 400 milioni, ma i dettagli arriveranno con i prossimi passi. Inter e Milan si prenderanno un po’ di tempo per studiare il piano di fattibilità e decidere se percorrere o meno questa strada”.

Al momento però Inter e Milan non sono disposte a mollare i propri piani, rispettivamente a Rozzano e San Donato:

“I nerazzurri un paio di mesi fa hanno rinnovato fino al 31 gennaio 2025 l’esclusiva sull’area di proprietà di Infrafin a Rozzano. Mentre il Milan punta dritto su San Donato con l’iter istituzionale per l’accordo di programma che sta andando avanti piuttosto spedito ed è già sui tavoli della Regione".