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È Sanchez l’ultimo capolavoro di Inzaghi: un dato non può essere ignorato. E sul mercato…

Gianni Pampinella

Il Nino adesso rappresenta un punto di riferimento importante per l'attacco dell'Inter. E cambiano gli scenari sul mercato

Non sarà più l'Alexis Sanchezdel Barcellona o dell'Arsenal, ma nelle ultime gara il cileno sta dimostrando di essere un punto di riferimento importante per l'attacco dell'Inter. Il merito va anche a Simone Inzaghi che la Gazzetta dello Sport definisce uno specialista nel rigenerare giocatori in crisi. E Alexis in crisi lo era, soprattutto per quegli infortuni che lo tormentano ormai da tempo.

"Il cileno ha saputo reinventarsi in un nuovo ruolo. Nelle ultime due uscite si è infatti visto un Sanchez nelle vesti di regista avanzato, capace di fluttuare alle spalle di Dzeko senza dare punti di riferimento agli avversari e aprendo spazi per le scorribande di Dumfries e Perisic sulle corsie laterali. C’è poi un dato che non può essere ignorato: quando parte titolare, Sanchez dà sempre un contributo decisivo, lo dicono le 24 reti a cui ha partecipato direttamente (11 gol e 13 assist) nelle 25 partite disputate dal primo minuto in maglia nerazzurra".

"La svolta del cileno muta inevitabilmente anche gli scenari in ottica mercato, perché adesso Inzaghi sa di poter contare su un attacco completo e affidabile in tutti i suoi interpreti. E’ vero che una sua partenza anticipata a gennaio farebbe risparmiare all’Inter circa 13,5 milioni lordi. Ma è anche vero che quel risparmio sarebbe puramente virtuale, perché poi i nerazzurri dovrebbero comunque reperire un sostituto all’altezza. Un Nino tornato “Maravilla” è ciò di cui Inzaghi e la sua Inter hanno bisogno, quindi meglio tenerselo stretto". 

(Gazzetta dello Sport)