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Appena Ayroldi ha indicato il dischetto, il Niño si è messo il pallone sotto al braccio e piuttosto che mollarlo lo avrebbe sgonfiato. Lautaro ha fatto un cenno di intesa: il penalty appena fallito con l’Atalanta - l’ottavo su 22 tentativi in nerazzurro - gli ha fatto accantonare gli interessi personali. Atteggiamento da capitano, anche perché la fiducia nel compagno cileno è totale", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Sostituito al 65’ tra gli applausi convinti del Meazza di nuovo esaurito, il Niño ha ricambiato e lasciato spazio al rientrante Thuram. Senza di lui l’Inter, che già aveva accusato il colpo dopo il gol di Vasquez, si è come intimidita. Questo Sanchez insomma incide ancora e pure l’umiltà con cui ha accettato il ruolo di riserva è piaciuta ad Inzaghi e alla dirigenza. Tanto che adesso potrebbe pure cambiare un finale che pareva già scritto. A fine stagione infatti gli scade il contratto e Taremi, già preso a zero per giugno, era destinato a prenderne il posto. La prossima stagione, con la nuova Champions allargata e il maxi Mondiale per club da giocare negli Usa nel giugno 2025, potrebbero indurre il club a tenere una quinta punta, con un nuovo accordo annuale e ingaggio leggermente abbassato rispetto ai 2,8 milioni attuali. Vero che andrà vagliata anche la posizione di Valentin Carboni, il talento classe 2005 che rientrerà dal prestito a Monza. Ma questo Sanchez può essere un valore aggiunto. Anche perché Marotta sa bene che per vincere serve gente abituata a vincere", rivela il quotidiano.
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