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Sanchez, riserva a chi? Con lui l’Inter vince di più e Conte si gode il reparto

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L'attaccante dell'Inter è più di un'alternativa alla coppa titolare Lukaku-Lautaro e quando chiamato in causa non ha tradito le attese

Andrea Della Sala

Per la sfida di domani contro il Torino, per Conte c'è un ballottaggio in attacco tra chi affiancherà Lukaku nell'attacco dell'Inter. Lautaro o Sanchez? L'argentino è nettamente favorito, ma il tecnico non scarta del tutto l'opzione Alexis, visto anche l'ottimo momento di forma del cileno. Sanchez tutto può considerarsi, meno che una riserva. Anche tenendo presente il ruolino che sta avendo in nerazzurro.

Con Sanchez in campo l'Inter vince di più

"Se Sanchez è assente, l’Inter porta a casa il 71,4% delle partite. Se gioca, addirittura il 73,7%. Forse a qualcuno sembrerà strano, ma con il Niño Maravilla si vince di più, seppur di poco. Un dato non banale, che oltre a confermare l’importanza del cileno spiega che i nerazzurri vanno forte indipendentemente da chi gioca, anche in attacco. Sono 19 le presenze totalizzate finora da Sanchez con cinque gol e altrettanti assist, sette le giornate che ha saltato (cinque per infortunio, due per scelta tecnica): 14 le vittorie e tre i pareggi con le sconfitte contro Milan (per lui solo 7’ nel derby d’andata) e Sampdoria, match del 6 gennaio scorso nel quale sbagliò un rigore in avvio e non incise fino al 70’, momento della sostituzione con Eriksen. In sua assenza, l’Inter ne ha vinte cinque e pareggiate due con 17 gol e una media di 2,4 segnati ogni 90’. Esattamente la stessa rispetto a quando Alexis c’è: le reti realizzate sono 46, 17 quelle subite contro le otto in sua assenza", analizza La Gazzetta dello Sport.

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Alexis, molto più di una semplice riserva

"Identica con 2,4 conquistati a partita. Insomma, se accanto a BigRom c’è Sanchez l’Inter se la cava, eccome. E sono interessanti le statistiche che portano alle sfide con Lautaro in campo e non Sanchez e quelle con i due insieme: sette gare contro 19 con una media di 14,8 e 19,9 conclusioni ogni 90’. Sono 5,4 e 6 quelle in porta, 4 e 4,5 quelle fuori dallo specchio. In area si calcia 10,8 e 10,4 volte e i palloni giocati sono 28 e 28,8. Anche in questi casi, linea pressoché identica. Finora Lautaro e Sanchez hanno condiviso 325’ con 13 passaggi a testa riservati al compagno, il Toro e Lukaku 1378’ con 39 e 47, mentre Sanchez e Romelu hanno giocato insieme 567’ (17 e 27). Simili i numeri delle occasioni da gol create l’uno per l’altro con – rispettivamente – 2-4, 12-11 e 6-6. Stesso discorso per gli assist con 1-1, 3-4 e 2-3. Dati che faranno sorridere Conte, probabilmente sorprendenti per chi riteneva Sanchez una semplice riserva, magari “pesante” considerando l’età (32 anni), la scadenza del contratto (30 giugno 2023) e un ingaggio da 7 milioni di euro netti a stagione", aggiunge il quotidiano.

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