Non ci sarà Lukaku al grande appuntamento di domani sera tra Real Madrid e l'Inter. Conte, però, dovrebbe aver recuperato almeno Alexis Sanchez che dovrebbe fare coppia con Lautaro nell'attacco dei nerazzurri. Serve la sua vivacità e velocità per dare una scossa al reparto offensivo nerazzurro che crea tanto ma segna poco. Lautaro non vive il suo miglior momento e la presenza del cileno potrebbe aiutare anche il Toro a ritrovare la via del gol. La scorsa stagione a Barcellona la coppia sudamericana fece vedere grandi cose.
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Real-Inter, Sanchez sente odore di Clasico. Conte spera nel cileno per dare la scossa a Lautaro
L'attaccante dell'Inter è tornato a disposizione e potrebbe trovare spazio nella formazione titolare che già deve fare a meno di Lukaku
"El Niño Maravilla non è al 100% ed è un po’ colpa del suo amato Cile: anche per quello l’a.d. nerazzurro Beppe Marotta ha minacciato fuoco e fiamme in vista della prossima sosta. Lo staff medico dell’Inter ha lavorato per metterlo a disposizione di Conte e in queste ore viene rivalutato per capire quanto si potrà forzare la mano. Sarebbe una variante necessaria in un reparto che fatica a realizzare: Lautaro è in evidente fase calante e contro il Parma ha dovuto cantare e portare la croce, cosa che non gli riesce poi così bene. Un partner di ruolo, dinamico e imprevedibile, può aiutare soprattutto questo Toro in cerca di sé", spiega Gazzetta.it.
"Già la sola parola “Madrid” dovrebbe ispirare il cileno, che in tre anni di Barcellona ha trovato momenti molto felici proprio contro gli arcirivali catalani. In sei Clasicos giocati nella Liga, la bellezza di tre reti: non malissimo come media. Ma c’è un gol particolare che è rimasto nei cuori blaugrana, anzi è diventato materiale da antologia: ogni volta che il Barça deve elencare i gol più belli nella storia della sfida al Real mette dentro l’invenzione di Alexis di sette anni fa. Il 26 ottobre 2013 Sanchez entrò al 69° al posto di Cesc e cambiò il corso della partita e della sua vita in Catalogna. Su passaggio filtrante di Neymar poteva correre verso la porta, ma poi pensò bene di piantare il freno. Lì il lampo: pallonetto di genio e istinto a beffare Diego Lopez", ricorda il portale sportivo.
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