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Inter, l’attacco dipende da Sanchez. Grandi estimatori in Arabia, se dovesse partire…

In attacco tutto dipende dall'uscita del cileno che piace in Arabia e anche negli Usa ma al momento non intende partire

Chiuso Buchanan, mancano gli ultimi dettagli e poi l'esterno arriverà a Milano, l'Inter può concentrarsi su altri affari. Non ci sono priorità, l'unica era proprio l'esterno, ma se dovessero crearsi le condizioni giuste per puntellare il reparto offensivo, la dirigenza nerazzurra non si farebbe trovare impreparata.

"Il resto, in viale della Liberazione, si chiama “attaccante”. Né dallo staff tecnico né dai dirigenti l’innesto di una punta è considerata un’urgenza, come era l’esterno destro, ma ciò non significa che, in presenza di determinate circostanze, non si proverà a dare una zampata pure davanti. Tutto, però, è legato al carattere, tutt’altro che semplice, di Alexis Sanchez: il cileno bizzoso non ha finora dato traccia del talento che fu e verrebbe accompagnato alla porta senza drammi, ma da parte del Niño non si è ancora visto il minimo interesse al suono delle sirene in arrivo dagli Usa e dall’Arabia", precisa La Gazzetta dello Sport.

 

"Raccontano che proprio nella Saudi Pro League avrebbe estimatori pronti a fare una mossa in caso di apertura di Alexis. Rispetto al Correa che faceva mugugnare San Siro a ogni tocco, il cileno doveva essere un passo avanti a costi contenuti (cartellino gratis e 2,8 milioni d’ingaggio senza Decreto Crescita), ma la resa non è stata all’altezza. Inzaghi e tutta l’Inter sperano che mostri la vecchia luce nelle prossime settimane. Se poi si dovesse convincere a partire entro il 31 gennaio, il club potrà andare a caccia di un attaccante più funzionale, preferibilmente in prestito", aggiunge Gazzetta.

 

 



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