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Santon: “De Boer mi ha dato fiducia. La mia estate un calvario. Mancini…”

Tuttosport, ha intervistato in esclusiva, il terzino dell'Inter, Davide Santon

Riccardo Fusato

Tuttosport, ha intervistato in esclusiva, il terzino dell'Inter, Davide Santon. Ecco le sue parole: "Ho passato un'estate difficile. C'era Mancini, che mi considerava la quarta, quinta scelta, e avevamo scelto di prendere strade diverse per far sì che non perdessi un anno. Così non è stato e si vede che il mio destino prevedeva che restassi qui. La storia poi la conoscete: è arrivato De Boer che mi ha dato fiducia e ho ricominciato a giocare. Però ce ne ho messo pure del mio, perché non ho mai mollato"

MANCINI -"Ha preferito altri giocatori rispetto al sottoscritto, come peraltro lecito, ci mancherebbe. Io, di riflesso, ho iniziato a guardarmi intorno. Però continuo a non capire perché abbia voluto riprendermi per poi, dopo appena mezza stagione, decidere che non andassi più bene"

VISITE MEDICHE - "E’ vero, Il mio ginocchio va gestito. Non posso certo giocare 5 partite in 15 giorni, ma da qui a non passare le visite mediche ce ne passa. Invece è successo, ma i dottori che mi hanno detto no possono pensarla come vogliono, io posso giocare e non ho problemi. Come peraltro è sotto gli occhi di tutti"

DE BOER - "Devo molto al mister. Quando è arrivato, mi ha subito parlato. Sapeva che avevo affrontato un’estate difficile, che avevo bisogno di allenarmi e di tempo per tornare al 100%. Mi ha detto che aveva intenzione di schierarmi titolare e così è stato. Per un giocatore è importante sentire la fiducia del suo allenatore: dopo le parole di De Boer ho infatti maturato la convinzione che, se mi fossi allenato per bene, avrei potuto giocarmela con tutti. Cosa ha portato di nuovo? La mentalità che c’è in Premier: bisogna correre, pressare, riconquistare palla e poi pensare alla tattica. Se riusciremo a mettere in pratica quanto ci dice, sono sicuro che arriveranno grandi risultati. Ha tolto i ritiri pre-partita? In Inghilterra accade lo stesso: se uno è professionista, sa quando deve andare in discoteca."

EUROPA -"Cosa ci succede in Europa? Abbiamo un problema di mentalità e di attenzione: se in Europa sbagli, non ti risparmiano niente. Colpa del turnover? Non è quello il problema perché all’Inter, anche chi non gioca o gioca poco, sa fare la differenza. Il fatto di trovarci ancora a zero punti dovrebbe ora darci una svegliata, anche perché abbiamo le qualità per passare il turno"

(Tuttosport)

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