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Satriano, dai fasti estivi al ritorno in Primavera: Inter, che fare a gennaio?

Fabio Alampi

L'attaccante uruguaiano, dopo un'estate da protagonista, ha collezionato solamente due spezzoni di gara con la Prima Squadra

L'ascesa di Martin Satriano, che pareva inarrestabile solamente qualche mese fa, sembra essersi bruscamente interrotta. O quanto meno ha subito un forte rallentamento. L'attaccante uruguaiano, dopo aver stupito tutti durante il ritiro estivo, nel quale ha convinto sia l'Inter che Inzaghi a confermarlo e a inserirlo in pianta stabile nella rosa della Prima Squadra, una volta iniziata la stagione non è più riuscito a trovare spazio, tanto da accettare di tornare in Primavera pur di giocare.

Estate da protagonista

Aggregato al ritiro estivo dell'Inter con la prospettiva di essere ceduto in prestito e affrontare la sua prima stagione tra i professionisti, Satriano si è gradualmente meritato la fiducia di Inzaghi, segnando a raffica durante le amichevoli pre campionato e mettendo in mostra qualità fuori dal comune, scavalcando gli altri giovani inizialmente in rosa come Pinamonti, Salcedo, Mulattieri e Colidio. Da lì la decisione: Satriano non si muove, resta a Milano. Sembrava l'inizio di una scalata senza fine per il gioiellino classe 2001, che il 21 agosto, contro il Genoa, debuttava in Serie A. Quei pochi minuti contro i rossoblu, tuttavia, si riveleranno gli unici giocati in Prima Squadra, eccezion fatta per la gara del 25 settembre contro l'Atalanta, quando entrò in pieno recupero senza toccare nemmeno un pallone.

Cosa fare a gennaio?

A fine ottobre, dopo due mesi di Prima Squadra, la decisione di mandarlo a giocare con la Primavera: una scelta condivisa tra Inter e giocatore, al fine di ritrovare continuità di impiego e il feeling con il clima partita. Un cambio di prospettiva che, tuttavia, non può non far sorgere una domanda: quanto è stato utile trattenere Satriano a Milano, ben sapendo che avrebbe avuto pochissime chance di mettersi in mostra tra i grandi? Non sarebbe stato meglio cederlo in prestito, così da fargli fare esperienza altrove? Certo, i dubbi sulle condizioni fisiche di Sanchez, la consapevolezza che Dzeko non potesse giocare tutte le partite e l'arrivo di Correa solamente negli ultimi giorni di mercato non davano a Inzaghi garanzie sull'attacco, quanto meno a livello numerico. L'ipotesi che Satriano a gennaio possa cambiare aria sembra essere ora sempre più concreta. Probabilmente, la scelta migliore per tutti.