copertina

Scariolo: “Inter, nuova mentalità  merito di Mancio. Cambi da basket. Madrid 2010…”

Daniele Mari

Il coach della Spagna di basket, Sergio Scariolo, fresco campione d’Europa, è stato ospite oggi alla Pinetina e si è fermato ai microfoni di Inter Channel. Scariolo, infatti, è un grandissimo tifoso nerazzurro: “Evidentemente Madrid...

Il coach della Spagna di basket, Sergio Scariolo, fresco campione d'Europa, è stato ospite oggi alla Pinetina e si è fermato ai microfoni di Inter Channel. Scariolo, infatti, è un grandissimo tifoso nerazzurro: "Evidentemente Madrid porta fortuna. Nel 2010 feci un'Odissea pazzesca dalla Russia, partendo la mattina e rientrando la notte. Per fortuna con il lieto fine. Senza vedere il Capitano alzare la coppa sarebbe stato frustrante.

RITORNO MANCINI "Sono molto contento sia tornato all'Inter, credo sia stato fondamentale nel cambiare la mentalità. Non dico fosse perdente ma senz'altro non era vincente. Dare continuità alle vittorie, ridare senso all'identità dell'Inter, che deve puntare all'eccellenza sempre, è importante. Anche quest'anno, con un po' di sorpresa e in anticipo sui tempi, essere lì dove si è, è ovviamente merito di tutti ma Mancini ha messo un mattone importante".

CAMBIAMENTO RADICALE RISPETTO AL 2014 - "Ci sono tanti fattori, il merito tuo, i demeriti degli altri, il calendario ma non c'è dubbio che su una squadra così nuova, con tutti i problemi di inserimento, mi sembra che sia stato fatto un eccellente lavoro. C'è la sensazione che tutti i giocatori siano importanti, c'è possibilità di ruotare senza peggiorare. Ma non c'è neanche nessuno così indispensabile. C'è qualcuno più importante ma non si ha la sensazione che se non c'è un giocatore la squadra non possa competere".

MANCINI E LE ROTAZIONI CESTISTICHE - "Ci stavo pensando l'altro giorno, in effetti cambia squadra quasi come noi, è simile. In funzione degli avversari, delle condizioni: noi possiamo farlo in maniera illimitata, Roberto invece lo sta facendo prima dell'inizio ma anche in corsa. Tra l'altro lui è sempre stato bravo ad azzeccare i cambi in corsa".