A fari spenti, continua la trattativa tra Suning e BC Partners per la possibile cessione dell'Inter al fondo di private equity con base a Londra. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, la proprietà cinese, che in questo periodo sta soffrendo del diktat di Pechino, dovrà dare a giorni una risposta all'offerta ufficiale del colosso, che ammonta a 750 milioni di euro per il controllo totale del club nerazzurro.
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Diktat su Suning. Scenario taglia BC Partners: “Questa l’offerta per controllo totale Inter”
Lontani dal clamore mediatico, Suning e BC Partners continuano a dialogare per la possibile cessione dell'Inter: gli scenari
Serve un rilancio di BC Partners
C'è una forbice di 200 milioni circa. Ecco perché, secondo la rosea, servirebbe un rilancio per far decollare definitivamente l'affare. Intanto, però, si è parlato anche di un prestito di circa 200 milioni di euro gradito alla stessa Suning per superare questo momento di tempesta. Uno scenario che taglierebbe automaticamente fuori proprio BC Partners, che mira invece al controllo dell'Inter:
"Ormai è noto quanto Suning soffra la congiuntura negativa in patria (1,2 miliardi di bond in scadenza nel 2021) e i diktat del regime. Per questo si cercano soldi (con tassi intorno al 10%). Bc Partners aspetta una risposta nel fine settimana all’offerta ufficiale per il controllo del club. Però, se Suning ragiona sui 950 milioni, il fondo inglese si ferma a circa 150-200 in meno. Per questo servirebbe un rilancio per fare decollare l’affare. L’idea di un prestito a scadenza difficilmente potrebbe coinvolgere Bc, interessato a entrare da subito nel club".
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