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Scossa Inter, inizia la volata elettrizzante. In due ringraziano Calhanoglu
Lo scossone che serviva è arrivato. I novanta minuti in apnea dello Stadium restituiscono al campionato un'Inter ritrovata nello spirito, più che nel gioco, ed è la notizia migliore che Simone Inzaghi potesse ricevere. Questa squadra aveva bisogno una vittoria sporca, sofferta, per rianimarsi e riconquistare fiducia. Lo si capiva dallo sguardo spaesato di molti e dall'incapacità di reagire e imporsi nelle avversità dell'ultimo periodo. Ieri si è ritrovata di fronte alle proprie responsabilità, costretta a rimboccarsi le maniche e scontrarsi con la paura di scivolare tremendamente lontana dalla bagarre scudetto in modo da sentirne a malapena l'eco. Ha reagito con maturità, anche un po' con la forza della disperazione, ma è riuscita a battere i pugni sul tavolo e ricollocarsi al centro di una volata che si preannuncia elettrizzante. Impresa non da poco, considerando il coefficiente di difficoltà della serata.
SIMONE ESULTA - Sorride per questo l'afono Inzaghi. La solidità e la personalità con cui i nerazzurri hanno condotto la gara sono lo specchio del clima che evidentemente si respira nello spogliatoio. Una testimonianza di unione d'intenti che spingerà qualcuno a riconsiderare l'importanza del lavoro del tecnico. O almeno si spera. Ha la sue responsabilità per la zoppia che ha colpito l'Inter ad un certo punto della stagione, ma ha il gruppo in mano e merita di lavorare con l'appoggio dell'ambiente, almeno fino al termine del campionato. Assurdo arrivare a metterlo in discussione con una posta in palio ancora così alta.
SLIDING DOORS - Dovrà ringraziare anche Calhanoglu. E non sarà l'unico. Il turco ha tolto dall'imbarazzo Irrati, spegnendo sul nascere ogni accenno di recriminazioni per un rigore che non andava ripetuto, nella maniera più assoluta, rischiando così di macchiare gara e finale di stagione. Un episodio che avrebbe potuto rappresentare la pietra tombale sul morale dell'Inter, ma che invece l'ha catapultata fuori dalle recenti sabbie mobili. I tifosi nerazzurri se la sono cavata con un lungo sospiro di sollievo. E' ciò che conta, non c'è dubbio, ma che rischio. Nulla è ovviamente ancora determinato. L'obiettivo ora è rimettere il muso davanti a tutti. Servirà continuità, ovviamente, per tingere ancora una volta di nerazzurro l'albo. Nulla di impossibile per una squadra che ha qualità tecniche e, dopo ieri, anche caratteriali di questo spessore. Se l'Inter vuole, il meglio deve ancora venire.
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