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Scossa Inzaghi
—Il messaggio di inizio anno di Inzaghi si unisce al lavoro ricostituente sul campo: il 2023 è finito con la spia un po’ in riserva, la differenza col ritmo tenuto dal Genoa a Marassi è stata piuttosto evidente. Visti i numeri super dei nerazzurri, dominanti sia in attacco che in difesa, non c’è niente da drammatizzare, ma i risultati fotografano comunque una “frenatina” a dicembre: prima di aver fatto riaffacciare la Juventus a -2 col pari di Genova, la squadra di Simone Inzaghi aveva mancato la possibilità di vincere il girone di Champions contro la Real Sociedad a San Siro e poi si era fatta eliminare, sempre in casa, dal primo obiettivo stagionale, la Coppa Italia.
Cosa dicono i numeri
—L’aver “forzato” il turnover per preparare e vincere trasferte scivolose come quelle contro Napoli e Lazio non ha certo aiutato, ma anche i numeri vengono in soccorso della tesi: mettendo nel calderone tutte le competizioni, e quindi considerando anche la sfida a eliminazione diretta col Bologna come se fosse una normale gara da 3 punti, il mese appena messo alle spalle è il peggiore della stagione. Quello con la media più bassa. Su sette partite, a dicembre ci sono stati infatti un paio di pari oltre all’eliminazione da Thiago Motta, e per questo l’ipotetica media-punti è scesa giù a 2: cifra comunque nobile, ma mai toccata in un 2023-24 ruggente. Giusto per intendersi, a novembre, mese dei pari nelle trasferte di Torino con la Juve e di Lisbona con il Benfica, ci si spingeva più su, a 2,2, proprio come a settembre. In un ottobre galoppante la media saliva addirittura a 2,6. Ecco, Inzaghi vuole rivedere da gennaio un’Inter modello ottobre, senza acciacchi fisici e con i big tirati a lucido. I rientri dagli infortuni arrivano, quindi, al momento opportuno: due settimane piene di fatica e a ranghi completi, prima della Supercoppa in Arabia, sono un’occasione da sfruttare. Quando tornerà la Champions, potrebbe essere merce rara.
L'infermeria si svuota
—Altri avranno pure passato guai peggiori, ma nell’ultimo mese e mezzo l’Inter ha visto ridurre la profondità della rosa e affollare l’infermeria: in ordine di gravità di infortunio, ha perso Pavard per 7 partite, De Vrij per 6, Sanchez per 4 , Bastoni per 3 e Lautaro e Dimarco per 2. In più, ha fatto ciao con la manina a Cuadrado che, probabilmente, mai più si vestirà di nerazzurro. Per colmare l’infortunio del colombiano è stato anticipato a domani lo sbarco del canadese Buchanan, nuova benzina nel motore nerazzurro. Ma per la Befana Simone potrà convocare finalmente la squadra per intero, compresi Lautaro e Dimarco. Ieri i due titolarissimi, smaltiti i fastidi agli adduttori, hanno come da programma lavorato a parte e torneranno in gruppo domani. Anche se stanno entrambi benone, la loro presenza dall’inizio sarà valutata con attenzione”, si legge.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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