La vera Inter per la conquista del titolo di campione d’inverno della Serie A 23/24: ecco la ricetta di Inzaghi per la scossa
La vera Inter per la conquista del titolo di campione d’inverno della Serie A 23/24. Dopo un dicembre a ritmi meno alti rispetto ai mesi precedenti, i nerazzurri - sottolinea La Gazzetta dello Sport - “devono infatti riprendere a marciare rapidi, al ritmo più alto di quello di dicembre. Su questo aspetto ha insistito Simone, caricando l’Inter a dovere già all’inizio dell’anno: non è stata una ripartenza “morbida” perché è il testa a testa con la Signora che lo impone.
Il risentire sul collo il fiato di Allegri dopo l’ultimo turno di campionato è stato subito usato come monito dallo staff e lo sarà per tutta la seconda metà della stagione. La Juve è là e starà là, attaccata con le unghie, nonostante a Torino vogliano giocare a nascondino per il titolo. Insomma, per staccarla bisogna ridurre al minimo le imperfezioni intraviste negli ultimi 30 giorni. Diventare campione d’inverno alla Befana battendo il Verona a San Siro sarebbe un primo messaggio ai rivali: il titolo è simbolico, ma è sempre meglio girare la boa davanti.
Scossa Inzaghi
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Il messaggio di inizio anno di Inzaghi si unisce al lavoro ricostituente sul campo: il 2023 è finito con la spia un po’ in riserva, la differenza col ritmo tenuto dal Genoa a Marassi è stata piuttosto evidente. Visti i numeri super dei nerazzurri, dominanti sia in attacco che in difesa, non c’è niente da drammatizzare, ma i risultati fotografano comunque una “frenatina” a dicembre: prima di aver fatto riaffacciare la Juventus a -2 col pari di Genova, la squadra di Simone Inzaghi aveva mancato la possibilità di vincere il girone di Champions contro la Real Sociedad a San Siro e poi si era fatta eliminare, sempre in casa, dal primo obiettivo stagionale, la Coppa Italia.
Cosa dicono i numeri
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L’aver “forzato” il turnover per preparare e vincere trasferte scivolose come quelle contro Napoli e Lazio non ha certo aiutato, ma anche i numeri vengono in soccorso della tesi: mettendo nel calderone tutte le competizioni, e quindi considerando anche la sfida a eliminazione diretta col Bologna come se fosse una normale gara da 3 punti, il mese appena messo alle spalle è il peggiore della stagione. Quello con la media più bassa. Su sette partite, a dicembre ci sono stati infatti un paio di pari oltre all’eliminazione da Thiago Motta, e per questo l’ipotetica media-punti è scesa giù a 2: cifra comunque nobile, ma mai toccata in un 2023-24 ruggente. Giusto per intendersi, a novembre, mese dei pari nelle trasferte di Torino con la Juve e di Lisbona con il Benfica, ci si spingeva più su, a 2,2, proprio come a settembre. In un ottobre galoppante la media saliva addirittura a 2,6. Ecco, Inzaghi vuole rivedere da gennaio un’Inter modello ottobre, senza acciacchi fisici e con i big tirati a lucido. I rientri dagli infortuni arrivano, quindi, al momento opportuno: due settimane piene di fatica e a ranghi completi, prima della Supercoppa in Arabia, sono un’occasione da sfruttare. Quando tornerà la Champions, potrebbe essere merce rara.