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Inter, ora testa solo allo scudetto: caccia ai record o spazio agli esperimenti?

Inter, ora testa solo allo scudetto: caccia ai record o spazio agli esperimenti? - immagine 1
Eliminata dalla Champions League e fuori da tempo dalla Coppa Italia, all’Inter è rimasto un solo obiettivo: lo scudetto. I nerazzurri partono da un vantaggio considerevole, aumentato in maniera sensibile nelle ultime giornate: il +16 sul...
Fabio Alampi Redattore 

Eliminata dalla Champions League e fuori da tempo dalla Coppa Italia, all'Inter è rimasto un solo obiettivo: lo scudetto. I nerazzurri partono da un vantaggio considerevole, aumentato in maniera sensibile nelle ultime giornate: il +16 sul Milan secondo e il +17 sulla Juventus terza, a 10 turni dal termine del campionato, lasciano ben sperare, e il sogno della tanto agognata seconda stella non è mai stato così vicino. A questo punto l'interrogativo diventa un altro: quale sarà il cammino degli uomini di Inzaghi in queste ultime battute della stagione? In che modo si arriverà all'obiettivo?

Inter

Caccia ai record

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L'Inter è ancora in corsa per due record. Il primo: quello dei punti conquistati. Al momento il primato spetta alla Juventus 2013/14 targata Antonio Conte, che chiuse il campionato a quota 102. I nerazzurri, con ancora 10 partite da giocare, vincendole tutte arriverebbero a 105. Il secondo record raggiungibile sarebbe quello dei punti di vantaggio sulla seconda: questo appartiene già all'Inter edizione 2006/07 guidata da Roberto Mancini, che vinse il tricolore staccando la Roma di ben 22 lunghezze. Insomma, Inzaghi e il suo staff potrebbero decidere di spremere fino all'ultimo il gruppo per entrare così nella storia del calcio italiano.


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Spazio agli esperimenti

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L'altra opzione prevede che l'Inter sfrutti queste ultime giornate senza il pensiero di stravincere il campionato, ma di fare qualche esperimento per il futuro - tattico e di uomini - approfittando del margine di sicurezza sugli avversari. Elementi come Buchanan, arrivato a gennaio e fin qui oggetto quasi misterioso, potrebbero essere valutati con calma e in partite ufficiali, senza l'angoscia di sbagliare e il conseguente rischio di essere bruciati al primo errore. Discorso che potrebbe essere esteso anche ai tanti Primavera aggregati alla Prima Squadra nel corso dell'anno, da Akinsanmiro (l'unico che fin qui ha provato la gioia dell'esordio) a Stankovic, da Stabile a Sarr. Non resta che aspettare e vedere cosa Inzaghi deciderà di fare.

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