Le parole di Dejan Stankovic hanno ridato fiato alle voci di un possibile addio di Roberto Mancini a giugno: "Mancio è l’allenatore dell’Inter e, come ha detto lui stesso, ha sposato il progetto e resterà poi però nella vita non si sa mai quello che può succedere domani, al momento lui è il nostro mister e in lui crediamo". Un petardo o una vampata? Un modo di dire o di... non dire? Otto giornate e si saprà. E che vada via oppure no, c’è che Mancini ha saputo sfoderare il tocco magico sulla rosa a disposizione.
copertina
Se Mancini se ne va lascia un’eredità: molti giocatori rivalutati!
Le parole di Dejan Stankovic hanno ridato fiato alle voci di un possibile addio di Roberto Mancini a giugno: “Mancio è l’allenatore dell’Inter e, come ha detto lui stesso, ha sposato il progetto e resterà poi però nella vita non si sa...
Che sia addio oppure no, l'impronta di Mancini si sta vedendo, soprattutto sotto il profilo economico, prova ne sia il fatto che sono più i giocatori che hanno affiancato al proprio prezzo d’acquisto il segno «più» di quelli che al momento non hanno risposto alle attese. Insomma: molti titoli nella Borsa nerazzurra sono saliti, altri scesi ed esistono ovviamente quelli in attesa: per esempio Ljajic e Telles, il cui riscatto è legato al diritto e non all’obbligo come per Jovetic che verrà (a prescindere da una cessione immediata) pagato un totale di 17 milioni a fronte di un valore sceso in picchiata, a 10 circa. I due esempi dirompenti riguardano Brozovic e Icardi. Il croato è stato pagato 8 milioni e in estate potrebbe essere ceduto a una cifra triplicata, attorno ai 24 milioni. Stesso discorso per il capitano: United, Psg e Atletico Madrid hanno messo gli occhi su Icardi che venne pagato 13 milioni. Oggi il presidente Erick Thohir non ha intenzione di ascoltare proposte inferiori ai 35-40 milioni.
(Gazzetta dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA