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Ancora una volta la sfortuna ha deciso di accanirsi su Stefano Sensi: il centrocampista dell'Inter, annunciato tra i titolari per la sfida di Coppa Italia contro la Fiorentina, ha dovuto alzare bandiera bianca durante il riscaldamento per un indurimento al polpaccio. Un calvario senza fine per il centrocampista nerazzurro che, tra un infortunio e l'altro, non gioca una partita da titolare addirittura dal 30 settembre, dalla trasferta sul campo del Benevento, in quella che risulta ancora oggi la sua unica gara giocata dall'inizio in questa stagione.
CALVARIO SENZA FINE - Eppure la fine del tunnel sembrava davvero vicina: dopo l'infortunio muscolare che lo aveva tenuto fermo per un mese a novembre, Sensi era tornato a disposizione di Antonio Conte, rientrando gradualmente nelle rotazioni del centrocampo dell'Inter e ritrovando progressivamente maggior minutaggio. Poi, con l'inizio del 2021, i primi campanelli d'allarme, con le due panchine consecutive contro Sampdoria e Roma: la sfida di Coppa Italia contro la Fiorentina sembrava il trampolino di lancio ideale per lasciarsi alle spalle definitivamente i guai fisici e gettare le basi per una seconda parte di stagione da protagonista (anche in ottica Nazionale), ma la sfortuna ha deciso di accanirsi ancora una volta sul centrocampista nerazzurro.
NUMERI INQUIETANTI - In tal senso i numeri riguardanti le assenze per infortunio di Sensi cominciano a diventare inquietanti: come scrive La Gazzetta dello Sport, dopo il primo stop della scorsa stagione (avvenuto contro la Juventus nell'ottobre 2019) l'ex Sassuolo ha dovuto saltare ben 29 partite ufficiali, a fronte di sole 19 giocate, per un totale di ben 168 giorni trascorsi ai box. Decisamente troppi per un calciatore che vuole recitare un ruolo da protagonista, con l'Inter e con la Nazionale. Tutti questi intoppi hanno pesato inevitabilmente anche sul morale di Sensi: la speranza, ora, è che possa ritrovare la continuità necessaria, così da poter ammirare di nuovo il centrocampista capace di meravigliare al Camp Nou. L'Inter e il calcio italiano hanno bisogno di lui.
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