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Le parole di Beppe Marotta hanno scosso il mercato e il mondo Inter. L'amministratore delegato nerazzurro ha infatti apertamente messo alla porta due giocatori tecnicamente importanti come Mauro Icardi e Radja Nainggolan, dividendo i tifosi ma mostrando coerenza riguardo alla linea societaria intrapresa nei mesi scorsi. Nella nuova Inter di Antonio Conte, non c'è spazio per intemperanze e prime donne. Tutto questo, mentre i nerazzurri guardano anche alle entrate, con i nomi di Lukaku, Barella e Dzeko in cima alla lista dei desideri del nuovo allenatore. Per analizzare la situazione, FCInter1908.it ha intervistato in esclusiva Aldo Serena, vera istituzione del mondo Inter.
Buongiorno Aldo. Allora, Marotta ieri non è rimasto certo allo scoperto in merito al futuro di Icardi e Nainggolan. Parole che hanno diviso i tifosi dell'Inter. Scelta giusta?
Credo che Marotta stia seguendo le indicazioni di Conte. Per quanto riguarda Icardi, la gestione di questa stagione è stata chiara: Conte vuole giocatori che siano in linea con il progetto e che mettano davanti la squadra con abnegazione, con tutto quello che hanno. Normale che ci siano dei giocatori che abbiano idee diverse. Icardi ha dimostrato di pensare più all'io che al noi. Per quanto riguarda Nainggolan, penso abbiano contato più gli atteggiamenti extra campo. Anche se nel suo caso devo fare un distinguo: se per Icardi dobbiamo considerare che Conte pensa a Lukaku e Dzeko, attaccanti diversi da lui, per Nainggolan c'è sempre l'incognita dell'arrivo o meno di Vidal, che secondo me è un'idea che l'allenatore ha in serbo. Se non dovesse arrivare Vidal, una chance a Nainggolan la darei. Potrebbe dargli le motivazioni giuste. Ma mi sembra che la società stia andando in una direzione diversa. Evidentemente, i dirigenti hanno capito che serviva un taglio netto rispetto al passato, a costo anche di perdite economiche.
Non si corre il rischio di deprezzare eccessivamente i giocatori? O secondo lei la società ha messo in conto quest'ipotesi, scegliendo però di far prevalere il rispetto delle regole?
Il rischio di perdere tanti milioni c'è: da dicembre, per esempio, Icardi si è deprezzato molto, e non perché Marotta l'ha messo sul mercato, ma per i suoi comportamenti e per il suo procuratore. Tutto è iniziato da gennaio, con quel tira e molla e quelle dichiarazioni, per continuare poi con quel presunto dolore al ginocchio. Il valore di Icardi è sceso, ma non per colpa di Marotta. Con Nainggolan avrei gestito la cosa diversamente, verificando prima le condizioni del mercato. Se arrivassero Vidal e Barella, comunque, l'Inter avrebbe un centrocampo di assoluta qualità.
Fosse nei panni di Marotta, venderebbe mai Icardi alla Juventus, con tutti i pericoli che ciò comporta?
Ribalto la situazione: se fossi la Juventus, prenderei davvero Icardi? L'anno scorso è stato fatto un acquisto come quello di Cristiano Ronaldo: Icardi è in grado di aiutare i compagni nella fase offensiva? Io credo di no. E' fra i migliori al mondo in area di rigore, un finalizzatore top. Ma nella fase di dialogo con i compagni è deficitario. Ronaldo nella sua carriera ha sempre avuto bisogno di dialogare coni partner d'attacco. Fra un paio d'anni, quando CR7 concluderà la sua esperienza alla Juventus, forse potrebbe andar bene, ma così la vedo difficile. Se fossi Marotta, controllerei ovviamente l'esborso economico: nel mondo tutti i calciatori sono in vendita, abbiamo visto cosa è successo con Neymar. Dunque, a fronte di un'offerta irrinunciabile, anche Icardi può andare alla Juve.
E' Lukaku l'attaccante giusto per questa nuova Inter?
Credo che Lukaku, Dzeko e Lautaro Martinez possano tutti e tre andar bene per questa nuova Inter: c'è il giocatore più avanti con l'età ma ancora molto bravo, il giovane rampante che ha nelle corde i concetti di Conte e Lukaku, che atleticamente è una bomba e molto capace nella fase di raccordo. Questi tre potranno essere il giusto assortimento per l'attacco del futuro.
Lukaku, Barella, Dzeko. Tutti nomi importanti che sono usciti più o meno allo scoperto dichiarando la loro voglia di Inter. E' segno che i bei tempi stanno tornando?
Con Suning l'Inter, rispetto a prima, ha ripreso certamente appeal. C'è una proprietà che vuole riportare i nerazzurri in alto, con grande disponibilità economica, e disposta pur di raggiungere il suo scopo anche ad accettare situazioni scomode come quelle di Icardi e Nainggolan. Nel loro progetto c'è quello di costruire un'Inter forte e capace di stare fra le poche elette del calcio europeo. L'Inter ha visto crescere il suo appeal perso dopo l'era Moratti, con un intermezzo ambiguo.
Marotta ha dichiarato che sta nascendo una grande Inter, con la Juventus pronta a ostacolarne l'ascesa. Sarebbe comunque bello, per il calcio italiano, vedere di nuovo un duello acceso fra queste due rivali storiche.
Quando giocavo io, sul finire degli anni '80, tutti i migliori giocatori giocavano in Italia. Platini, per un periodo, era stato quasi acquistato dall'Inter, ma poi finì alla Juventus. Stesso discorso per Falcao, poi andato alla Roma. Credo che questo duello possa rendere il campionato italiano appetibile all'estero, anche per lo spettacolo. Difficile ora competere con la Premier, che può spendere montagne di denari, ma questo potrebbe essere un inizio.
Al di là di Lukaku, si aspetta comunque un altro colpo top, magari a centrocampo?
Potrebbe essere proprio Vidal. Con il suo arrivo, la cessione di Nainggolan sarebbe anche tollerabile. In nerazzurro non ha fatto benissimo, si è un perso, anche a causa dei suoi atteggiamenti e dei suoi comportamenti, non da professionista top, anche se ripeto che un paio di mesi di prova con Conte gliela avrei data. Ma con Vidal, l'Inter avrebbe un centrocampo top.
E' proibito parlare di Scudetto vista la forza della Juventus oppure i nerazzurri possono giocarsela già da quest'anno?
Conte è un allenatore che sa far passare i suoi concetti in breve tempo. Potrebbe approfittare del fatto che la Juventus ha una trasformazione in atto, con nuove tipologie di gioco e nuove filosofie. I bianconeri hanno dalla loro otto anni di lavoro, di scelte giuste e vittorie, oltre a un budget superiore alle altre. E' un gap non semplice da colmare, la Juve è ancora favorita, ma vedo l'Inter in prima fila. Magari non in Champions, ma in campionato sì.
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