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Getty Images
Quella con la Sampdoria sarà l'ultima partita stagione dell'Inter, ma per qualcuno sarà anche l'ultima in maglia nerazzurra. Il club ha come obiettivo l'abbassamento del monte ingaggi del 15%, per questo saranno almeno in 7 i giocatori a lasciare l'Inter dopo oggi. In attesa di capire cosa succederà con Perisic.
"I sette che salutano sono Vidal, Sanchez, Caicedo, Radu, Kolarov, Ranocchia e Vecino. Basterebbero i primi due per far sorridere la casse. L’addio dei sette, ancor di più: vale un risparmio di circa 35 milioni di euro lordi, per un monte stipendi che per la stagione in corso va calcolato sui 150 milioni. Siamo al 23%, in linea teorica oltre il risultato. Ma è chiaro come non si tratti di conti definitivi. Perché i partenti andranno comunque sostituiti, dunque parte di questo risparmio svanirà. E perché per almeno due di questi, i cileni, sarà con ogni probabilità necessario un incentivo all’uscita: per Vidal è già stabilito, 4 milioni. Per Sanchez non è fissato nel contratto, ecco perché con gli agenti è già partita una trattativa che entrerà nel vivo a breve, magari già dalla prossima settimana", riporta La Gazzetta dello Sport.
"Lascia l’Inter Caicedo, acquisto impalpabile: due presenze per quattro minuti complessivi, nulla. Con lui Kolarov, per il quale è aperta la possibilità di ingresso nello staff dirigenziale, magari partendo dal settore giovanile. Un’altra faccia è quella di Radu, che andrà a trovare altrove lo spazio che non ha avuto nell’Inter, magari anche per dimenticare l’incredibile papera di Bologna. Vecino è destinato a ritrovare Sarri alla Lazio, Ranocchia (l’unico tra questi ad avere ancora un piccolo margine per una permanenza) va via con la Coppa Italia in tasca, lui che con la rete all’Empoli ha costruito pesantemente al successo finale. Come saranno rimpiazzati, i sette? Il vertice tra Inzaghi e la società della prossima settimana servirà anche a questo. Di sicuro, l’idea del club è abbassare gli stipendi ma anche l’età media complessiva. L’obiettivo è ambizioso, vero. Ma anche tremendamente necessario", aggiunge Gazzetta.
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