É fine stagione ed è tempo di bilanci per l’Inter. La squadra nerazzurra è arrivata quarta in classifica dopo un inizio che aveva fatto sperare qualcosa in più, la Champions è sfumata e con essa molti ricavi che avrebbero fatto molto comodo. Anche Gigi Simoni, ex allenatore dell’Inter ai tempi di Ronaldo, ha voluto esprimere il suo giudizio ai microfoni di FCINTER1908.IT. Il tecnico italiano ha affrontato diversi argomenti, da Mancini a Thohir, passando per Mauro Icardi.
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ESCLUSIVA Simoni: “Thohir porti campioni, Kondo esploderà. Non serve Touré, serve…”
L'ex tecnico nerazzurro promuove l'Inter e Mancini mentre redarguisce Thohir: "Se non investe arriverà sempre quarto"
IL VOTO ALLA STAGIONE - “Il quarto posto è onorevole, magari per l’Inter è un po’ poco. Già lo scorso anno Mancini aveva provato a rinforzare la squadra, ma alcuni acquisti non avevano mantenuto le promesse. Quest’anno è migliorata la posizione in classifica, ma il processo di crescita non è ancora concluso, c’è distacco con le prime tre e la squadra va ulteriormente rinforzata, il prossimo anno l’Inter dovrà essere tra le protagoniste e arrivare almeno tra le prime tre. Per quest’anno do un 6,5”.
I TRE MOSCHETTIERI - Gigi Simoni esprime la sua preferenza per tre giocatori in particolare e spiega come Kondogbia vada atteso per le qualità che lascia intravedere: “Se parliamo di calciatori, il voto più più alto lo darei ad Icardi, non smette mai di segnare. Ma non dimentichiamoci di Perisic, uno che sa farsi trovare sempre nel posto giusto al momento giusto, le sue caratteristiche servono molto all’Inter ed è uno su cui puntare. E ad essere sincero punterei molto anche su Kondogbia, il francese ha lasciato intravedere numeri da giocatore vero, l’anno prossimo dovrà metterli in vetrina con maggiore frequenza ed essere più continuo, ma di sicuro ha tutti i colpi che servono per sfondare”.
Ma Mancini ha più meriti o più colpe? L’Inter non ha raggiunto l’obiettivo e qualcuno imputa al tecnico diverse responsabilità. Ecco come la pensa Simoni a riguardo: “Mancini è un allenatore che non può essere messo in discussione. Qualcuno vorrebbe mandarlo via? E per mettere chi al suo posto, mi chiedo. Non è colpa sua se la squadra ad un certo punto non ha tenuto il ritmo, le altre sono più forti e l’Inter deve iniziare a prendere campioni veri, se Thohir non investe succede che le prime tre si rinforzeranno ancora di più e l’Inter rischierà di arrivare quarta non solo l’anno prossimo, ma anche per quelli a seguire. Ci vogliono investimenti giusti”.
PIU’ BIGLIA MENO TOURÉ - A propositi di investimenti, Mancini chiede con insistenza Touré. In molti sono preoccupati della tenuta fisica dell’ormai trentatreenne e anche Gigi Simoni esprime le proprie perplessità: “Touré è bravo, ma fa parte di quegli acquisti che fai se ti serve qualcuno di pronto per uno o due anni, bisogna valutare con attenzione se ne vale davvero la pena. Non credo sia Touré che adesso possa dare la svolta all’Inter, piuttosto vedo che Biglia è un giocatore indispensabile, dalla giocata estremamente semplice, ma precisa, efficace. Lui si che può servire all’Inter”.
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