Sul terreno.
“Il terreno è di una proprietà privata, dovranno discutere con i proprietari”.
Cifre della possibile acquisizione?
“Non le conosciamo, sappiamo solo che c’è questa prelazione”.
La volontà della Giunta?
“Non è assolutamente cambiata, all’interno di quell’area erano previsti lavori importanti. Poi si è palesata l’Inter, e da lì in avanti è diventata la nostra opzione prioritaria”.
La volontà dei proprietari del terreno?
“I proprietari stavano presentando un progetto di edificazione che prevedeva residenze e attività commerciali. Con l’interesse dell’Inter sono andati in questa direzione”.
Una sua opinione?
“Se davvero il campionato 2028/2029 vogliono giocarlo nel nuovo stadio non possono perdere altro tempo”.
Deadline?
“Il 30 aprile ci aspettiamo una risposta certa”.
Le carte presentate dall’Inter?
“C’era stata presentata una bozza, niente di più. Un’idea che bisognerà sviluppare. Sul terreno non abbiamo potere, i proprietari aspetteranno l’Inter fino alla fine”.
Che idea si è fatto sulla questione?
“Milano sta cercando di trattenere giustamente le due squadre, probabilmente farei la stessa cosa. Hanno manager importanti”.
Cosa pensa in vista delle prossime settimane?
“Se vogliono continuare a giocare con i 71 mila spettatori, non ci sono molte possibilità. Devono continuare a giocare a San Siro e parallelamente costruire lo stadio. L’idea di ristrutturare lo stadio mentre si giochi è difficile, ci sarà una capienza molto limitata per due o tre anni. Avranno un impatto negativo sulle casse della società”.
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