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Sindaco Rozzano: “Stadio, Inter vuole accelerare. Mi aspetto progetto entro fine anno”

Fabio Alampi Redattore 

Giovanni Ferretti, primo cittadino del comune milanese, ha commentato le parole pronunciate ieri dall'ad nerazzurro Alessandro Antonello

L'Inter sembra fare sul serio: il nuovo stadio, nelle idee del club nerazzurro, potrebbe sorgere a Rozzano, come confermato nuovamente ieri dall'ad Alessandro Antonello. Giovanni Ferretti, sindaco del comune milanese, ne ha parlato ai microfoni dell'emittente all-news Giornale Radio: "C'è un interesse concreto: lo hanno dimostrato con l'accordo di prelazione sull'area con i proprietari. Ora sono partiti con uno studio di fattibilità".

Quali sono le tappe che porteranno all'eventuale costruzione dello stadio?

"Una volta adottato il Piano di Governo del Territorio, verosimilmente nella prima settimana di ottobre, dovranno partire le interlocuzioni con i comuni interessati dall'impatto che quest'opera avrà e con Città Metropolitana".

Ha avuto modo di parlare col sindaco di Assago?

"Abbiamo un buon rapporto: so che dopo avere incontrato me l'Inter è andata da lui, registrando una forte disponibilità alla collaborazione. La scelta di quell'area è felice per una serie di strutture e servizi già presenti, che in caso di costruzione andranno ovviamente adeguati".

Teme che l'Inter vi stia 'usando' per mettere alle strette il Comune di Milano?

"Potrebbe essere una strategia, ma se si scomoda l'amministratore delegato qualcosa di concreto dev'esserci. Non sarebbero arrivati a organizzare un appuntamento con l'amministrazione a quel livello".


La metropolitana dovrebbe fare un passo in più, qualora lo stadio venisse costruito in quell'area?

"L'attuale capolinea della metropolitana di Assago sarebbe a non più di cinquecento metri dal nuovo stadio, dunque una passeggiata di cinque o sei minuti".

Andrebbero costruite nuove strade e nuovi parcheggi?

"Assolutamente sì, e infatti siamo partiti da quelli. Nell'incontro di ieri la tematica più importante che è stata messa sul tavolo riguarda l'adeguamento della viabilità".

Non sarebbe stato più opportuno non sbandierare troppo l'incontro di ieri a livello mediatico?

"Ha perfettamente ragione: siamo in una situazione embrionale, siamo ancora alle idee e allo studio di fattibilità. Sulla comunicazione uno può leggere la volontà di fare pressione a qualcun altro. Da noi, però, è venuto il dottor Antonello, se si muove l'amministratore delegato dell'Inter qualcosa dev'esserci".

Perché a Milano non si è riusciti a creare un'alternativa all'attuale San Siro?

"Non me lo spiego. Se guardo a quello che è successo in Europa, Wembley l'hanno tirato giù senza problemi, il Bernabéu e il Camp Nou sono stati completamente rimodernati. Non capisco perché su San Siro non si sia voluto fare qualcosa di analogo".

Qual è il prossimo passo che si aspetta?

"Mi aspetto la presentazione di un progetto. Credo che l'Inter abbia tutto l'interesse ad accelerare: la prelazione su quell'area dovrebbe scadere ad aprile. Se c'è davvero la volontà di portare avanti uno studio di fattibilità mi aspetto un progetto entro fine anno".


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