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Mancano dieci giorni alla chiusura del mercato e Antonio Conte continua a sognare il rinforzo per il centrocampo dell'Inter: N'Golo Kanté. Tempi stretti e percorso in salita, ma l'Inter vuole fare comunque un tentativo e la cessione di Skriniar è una prima spinta per provare a portare avanti la trattativa. La cessione del solo slovacco non basta, ne serve almeno un'altra importante, anche perché poi servirà cercare anche il sostituto di Skriniar. "Brozovic ed Eriksen, non se ne esce. Sono i due giocatori attorno a cui l’Inter può «sperare» che accada qualcosa, prima di buttarsi su Kanté".
BROZOVIC - Il croato non è l’uomo di Conte – che infatti in questi giorni sta provando una squadra senza di lui – e in società si è rotto più di qualcosa dopo gli episodi disciplinari dell’ultima estate. Ma finora non si è mosso nulla. L’unica squadra ad aver timidamente tentato un approccio per Brozovic è stata il Monaco, su suggerimento del tecnico Kovac. Ma dopo aver sondato il giocatore il club monegasco non è mai arrivato a sedersi a un tavolo con l’Inter, cosa che invece ha fatto il Tottenham per Skriniar. Il retroscena, risalente a qualche settimana fa, è di un tentativo dell’Inter di imbastire uno scambio con l’Atletico Madrid tra Brozovic e Thomas, ancora oggi da considerare l’alternativa a Kanté (e che evidentemente chiuderebbe le porte al francese)", spiega La Gazzetta dello Sport.
ERIKSEN - "Il danese viene considerato dal club un patrimonio tecnico da difendere in tutti i modi, oltre che un giocatore simbolo (si ricordi presentazione alla Scala di gennaio...). Qui i dubbi sono di natura tattica, relativamente a un feeling con Antonio Conte che non è mai scattato. Il paradosso, tecnico, è che l’arrivo di Kanté sarebbe il miglior sponsor possibile proprio per costruire il muro alle spalle del trequartista".
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