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Skriniar, le colpe di un autogol annunciato. Tensione Brozovic. Suning, progetto morto

Skriniar, le colpe di un autogol annunciato. Tensione Brozovic. Suning, progetto morto - immagine 1
L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: i giocatori vogliono soldi e un progetto sportivo. Con Suning non è più possibile

Alfio Musmarra

Stupirsi dell’addio di Skriniar mi sembra sinceramente incredibile, così come trovo fuori luogo molti commenti che ho letto in rete del tipo ‘non è Zanetti’.

Ma di cosa parliamo? Intanto il calcio è cambiato rispetto agli anni di Zanetti. A quei tempi c’era molto più attaccamento, molta più identità. Erano gli anni delle bandiere, dove i proprietari dei club erano anche garanzie di affidabilità. Quando pensavi a Moratti sapevi che era come dire Inter, Berlusconi il Milan. E i presidenti di ieri investivano i propri soldi comprando fior di campioni.

Oggi i tempi sono cambiati, c’è sempre meno senso di appartenenza. I giocatori oggi sono affascinati non solo dai soldi ma anche dal progetto. La gestione Skriniar è stata sbagliata fin dall’inizio.

Inter Skriniar

Perché non rinnovargli il contratto com’è stato fatto con Barella, Lautaro e Brozovic? Perché andare così in là con i tempi? Perché trattarlo come un pacco tutta l’estate per poi non venderlo quando era stato tutto definito? Chiaro che una volta perso Bremer non c’erano più alternative. Ma la gestione va imputata soprattutto ad una situazione societaria complicata che è ricaduta su Marotta e Ausilio che ogni volta devono mettere le toppe e non sempre si riesce.

La vicenda Brozovic

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A proposito di toppe, complicata è anche la vicenda Brozovic. Il croato non gioca con l’Inter dal 18 settembre, ha presenziato al Mondiale salvo poi tornare indisponibile. La tensione è nell’aria così come la possibilità di una separazione tanto folle quanto inimmaginabile per quello che è stato Brozo e per le tempistiche. Anche se a pochi giorni dalla chiusura sarebbe clamoroso anche per la mancanza di alternative di livello.

E non è casuale che si sia parlato di uno scambio con Kessie, di cui magari si riparlerà in estate. La sensazione è che Brozovic, fresco di rinnovo, abbia maturato l’idea di trasferirsi altrove anche per mancanza di stimoli con una proprietà che non ha più intenzione di investire. Il progetto tecnico è abortito con l’addio di Conte e le cessioni successive e l’andazzo non è destinato a mutare.

Brozovic Croazia

E' il comune denominatore del mal di pancia di diversi giocatori e chi apostrofa Skriniar come traditore non si mette nei panni del professionista: il professionista di oggi vuole vincere titoli, lottare per la Champions. E Skriniar all’Inter non ha più questa possibilità considerate le difficoltà economiche in cui si trova la proprietà. Perché il tifoso non deve dimenticare che in estate è molto probabile che bisognerà sacrificare un altro big per far cassa. Ha senso restare in un club che disinveste o meglio accettare le lusinghe di un clun ricchissimo e andare a giocare con Messi, Mbappe e Neymar e giocarti la Champions? Certo Skriniar avrebbe potuto trovare un modo con l’Inter per non andare via a zero ma questo è un altro discorso.

I casi Dumfries e Bellanova

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Questione Dumfries: il ragazzo è rientrato dal Mondiale con qualche fastidio ma anche disturbato dalle sirene della Premier. Già con la Cremonese dovrebbe tornare titolare. E per restare sulla fascia destra vorrei spendere due parole su Bellanova massacrato dal pubblico di San Siro frustrato per la partita con L’Empoli.

Non dev’essere un ragazzo di 22 anni a dover togliere le castagne dal fuoco all’Inter, non doveva essere lui contro l’Empoli a trasformarsi in Mbappè e prendere palla dribblare tutti e andare in porta. Invece da quando è entrato in campo l’aspetto tattico dell’Inter è stato imbarazzante: tutti fermi, palla a Bellanova nella speranza che  inventasse qualcosa. Sconcertante. Così come sconcertante è averlo massacrato di fischi in quel modo. È diventato il capro espiatorio di una partita sbagliata, giocata male da tutti. La verità è che non doveva neppure essere esposto al pubblico ludibrio in quel modo. Purtroppo San Siro è anche questo, ma spero che il ragazzo legga queste poche righe e si rinfranchi: perché San Siro non ce l’aveva direttamente con lui.

Skriniar, le colpe di un autogol annunciato. Tensione Brozovic. Suning, progetto morto- immagine 4

I fischi erano più frustrazione per la delusione di una sconfitta inattesa dopo una meravigliosa vittoria in Supercoppa contro i cugini.

Occhio però che a fischiare i nostri giocatori sfoghiamo sì la rabbia ma facciamo del male alla squadra. Perché i giocatori vanno difesi e sostenuti fino alla fine, per dargli fiducia soprattutto nei momenti più difficili. Al primo stop sbagliato invece di fischiare incitiamoli, stiamogli vicino, al triplice fischio liberissimi di sfogare la delusione. Ma è un momento difficile, complicato e San Siro sa quanto possiamo essere d’aiuto. Questo è uno di quei momenti, perché fino a prova contraria la stagione è ancora lunga e c’è tutto il tempo ed il modo per fare bene. Una Champions da onorare con buone possibilità di passare il turno, una Coppa Italia tutta da giocare, un derby di campionato da onorare e una zona Champions da difendere. Nulla è ancora perduto, ma rialziamoci tutti insieme perchè gli altri non sono messi meglio di noi e non sono neppure più belli.

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