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Skriniar, l’uomo bionico. Spalletti conta su di lui per rialzare il muro dell’Inter

Andrea Della Sala

Lo slovacco sta vivendo una stagione da assoluto protagonista

La stagione di Milan Skriniar con l'Inter è a dir poco esaltante. Il difensore, alla sua prima stagione in maglia nerazzurra, sta dimostrando tutte le sue qualità: solido, imponente, cattivo se necessario, umile in generale e con importanti margini di miglioramento, entrando subito nel cuore dei tifosi interisti. Lo slovacco è arrivato dalla Sampdoria nello scetticismo generale, dovuto soprattutto al prezzo del suo cartellino: 28 milioni di euro considerati tanti per un giocatore che veniva da una stagione normale con i blucerchiati. Ora la sua valutazione è salita a 40 milioni e il prezzo del suo cartellino aumenterà ancora; City e Barcellona hanno chiesto informazioni all'Inter sul difensore, ma solo una super offerta convincerebbe Suning a privarsi di Skriniar.

Intanto a Milano possono godersi cifre da Uomo bionico: Skriniar ha finora giocato tutte le gare ufficiali, sempre titolare e mai sostituito; 27 partite di campionato (6,39 la media voto Gazzetta) e due (da 120’) di Coppa Italia. Quattro le reti (oltre a quattro legni colpiti, l’ultimo domenica sera), contro Crotone, Samp, Chievo e Benevento. Alcune cifre: 7,41 palle recuperate a partita (4,71 la media del ruolo); 6,3 palle perse (9,93); 55,63 passaggi positivi (34,79); 0,3 tiri nello specchio (0,11); 1,56 contrasti vinti (1,04); 0,78 contrasti persi (0,46). Finora ha commesso in tutto la «miseria» di 28 falli in campionato e infatti ha incassato un solo cartellino giallo. Maicon, uno degli eroi del Triplete, ha detto che «dei giocatori nerazzurri di oggi mi piace soprattutto Skriniar, è fortissimo, là in mezzo sono tutte sue». Aggrappato al Muro slovacco, Luciano Spalletti sta cercando di ritrovare la giusta solidità là dietro, e intanto contro il Napoli è arrivata la seconda gara consecutiva senza subire reti (con il Benevento la prima): non succedeva da inizio dicembre con Inter-Chievo 5-0 e Juve-Inter 0-0. 

(La Gazzetta dello Sport)